mercoledì 27 febbraio 2019

DON MARCELLO COZZI (LIBERA) AI DELINQUENTI: “IL NOSTRO FIATO E' SUL VOSTRO COLLO”. DOPO I FATTI CRIMINOSI DI SCANZANO JONICO

IL MAXIBLITZ DEL 4 OTTOBRE SCORSO, OPERAZIONE RUSCA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 27.2.19

SCANZANO JONICO – “I delinquenti che hanno agito ed agiscono nel Metapontino sappiano che fra un incendio e l'altro siamo noi a tenere il nostro fiato sul loro collo e non viceversa”. Lo ha dichiarato don Marcello Cozzi, vicepresidente nazionale di Libera, dopo gli ultimi fatti di cronaca accaduti nel Comune più giovane del Materano, aggiungendo: “Non era straordinario pensare che retate di polizia non avrebbero risolto il problema della criminalità nell'arco ionico lucano. Noi crediamo che magistratura e forze dell'ordine si stiano muovendo per debellare i gruppi malavitosi operanti nella zona. Molte persone sono state arrestate ma le loro ramificazioni sono ancora presenti sul territorio. Probabilmente c'è chi non si rassegna al fatto che lo Stato finalmente sia arrivato e che sia più forte di loro. Non dico che si tratta dei colpi di coda, che potrebbe sembrare quasi di essere arrivati alla fine del capitolo, ma che, come succede in tutte le aree aggredite dalla criminalità organizzata, ci sono quelli che restano fuori che cercano di continuare a fare le veci di quelli che stanno dentro. Probabilmente, vogliono fare vedere che loro continuano ad esserci”. Quasi, cioè, una sorta di sfida: lo Stato c'è ma ci siamo anche noi. Don Cozzi: “Si. É un segnale che si vuole dare alla gente del territorio. E' vero, sono arrivati, hanno smantellato, hanno messo in carcere, ma voi dovete continuare ad avere paura. Il fatto è un altro, però. Mi pare che oggi queste vicende non facciano più paura o non siano vissute con rassegnazione come avveniva due-tre anni fa. Noi come Libera aspettiamo di capire di quali reati questi soggetti verranno rinviati a giudizio per costituirci parte civile”.

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