IN BASILICATA È FESTA A TURSI
E AD ARMENTO. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE, CON NOTE BIOGRAFICHE DI SAN FILIPPO NERI ED IL PROGRAMMA DELLA FESTA DI TURSI
FOTO INTERRIS.IT |
GIGI PROIETTI NEL RUOLO DI SAN FILIPPO NERI NEL FILM "PREFERISCO IL PARADISO" (FOTO FAMIGLIACRISTIANA.IT) |
FONTE IL SANTODELGIORNO.IT
Nome: San Filippo Neri
Titolo: Sacerdote
Nome di battesimo: Filippo Romolo Neri
Nascita: 21 luglio 1515, Firenze
Morte: 26 maggio 1595, Roma
Ricorrenza: 26 maggio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Patrono di:
Roma, Napoli, Venezia, Manfredonia, Gioia del Colle,
Guardia
Sanframondi, Tursi,
Piancastagnaio,
Torri del
Benaco, Sant'Eusanio
del Sangro, Sant'Eusanio
del Sangro, Perano,
Roio del
Sangro, Armento, Domicella,
Carbognano, Villamiroglio,
Roseto Valfortore, Castelfranco Piandiscò
Protettore
giovani
Beatificazione:
25 maggio 1615, Roma, papa Paolo V
Canonizzazione:
12 marzo 1622, Roma, papa Gregorio XV
BIOGRAFIA
Nacque a Firenze da ricca
famiglia nel 1515. Ebbe un carattere singolarmente mite, così da essere
chiamato "Pippo il Buono".
Studiata umanità, per poter farsi sacerdote rinunziò all'eredità dello zio e
partì per Roma, ove fu accolto da un suo concittadino. Visse in questa famiglia
vita illibata e mortificata, cautissimo nello stringere amicizie. Il demonio
gli suscitava violenti moti della carne, che egli vinceva coll'orazione e coi
digiuni, fin che il Signore in premio di tanta lotta gli concesse la grazia di
esserne per sempre immune.
Finiti gli studi e fatto sacerdote, si diede con tutte le forze alla propria
santificazione.
Favorito della più sublime contemplazione, le ineffabili dolcezze spirituali lo
facevano esclamare: «Basta, Signore, basta! perchè questo mio cuore è sì
piccolo per amare Voi così amabile! ».
Amava molto i poveri ed era di continuo a contatto con il popolo; visitava gli
ammalati nelle loro case e negli ospedali, e li serviva di giorno e di notte.
Però prediligeva i giovani, e la sua stanza era divenuta il loro ritrovo
gradito. La sua parola era ricca di facezie e comunicava agli astanti
l'allegria santa che traboccava dal suo cuore: i suoi detti ai giovani sono
passati alla posterità come proverbi di grande sapienza.
Nella celebrazione della santa Messa era spesso rapito in dolci estasi,
sollevato in aria e circonfuso da ogni parte di luce celestiale: un angelo in
carne!
Al confessionale passava le intere giornate ed era tanta la sua abilità che non
andava a lui peccatore, per ostinato che fosse, senza rimettersi sulla retta
via; taluni appunto lo evitavano per non avere a convertirsi!
Il Signore lo visitò anche con prove e contrarietà gravissime: fino allo
scherno sopra le sue opere di bene, fino alla calunnia più vile, fino alla
ribellione di qualcuno dei suoi confratelli; prove che egli vinceva colla
dolcezza e colla confidenza filiale in Dio.
A S. Maria della Vallicella fondò la Congregazione dell'Oratorio che di tanto
aiuto fu ed è alla Chiesa nell'educazione della gioventù.
Filippo, semplice ed umile, rifuggì sempre gli onori e dignità ecclesiastiche,
più volte offertegli. E Dio lo favorì col dono della profezia, dei miracoli e
con frequenti visioni.
Morì il 26 maggio del 1595, in età di anni 80. I medici gli trovarono due
costole adiacenti al cuore inarcate a causa dei violenti battiti di amor di
Dio.
CITAZIONE: "State buoni se potete".
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