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mercoledì 2 ottobre 2024

L’OPERAZIONE ANTIMAFIA “MARE NOSTRO”. TRA GLI INDAGATI PASQUALE CARIELLO, SINDACO DI SCANZANO JONICO

L’ACCUSA: “STRUMENTALIZZATA LA PROCESSIONE DELLA MADONNA SULLE BARCHE ALLA FESTA DEL MARE”. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE


FONTE LA GAZZETTADEL MEZZOGIORNO.IT

POTENZA, BLITZ CONTRO IL CLAN SCARCIA-SCARCI: TRA GLI INDAGATI ANCHE UN EX CONSIGLIERE REGIONALE DELLA LEGA (MA PASSATO NEI MESI SCORSI A FRATELLI D'ITALIA, NDR)

FRANCESCO CASULA

SI TRATTA DI PASQUALE CARIELLO, EX CONSIGLIERE REGIONALE DELLA LEGA (ORA IN FDI, NDR) E SINDACO DI SCANZANO IONICO NELL'INCHIESTA “MARE NOSTRO” CHE HA PORTATO AL FERMO DI 21 PERSONE ACCUSATE DI ESSERE AFFILIATE AL CLAN “SCARCIA-SCARCI”

BASILICATA - C'è anche Pasquale Cariello, ex consigliere regionale della Lega (ora in Fdi, ndr) e sindaco di Scanzano Ionico, tra gli indagati nell'inchiesta “mare nostro” che ha portato al fermo di 21 persone accusate di essere affiliate al clan “Scarcia-Scarci”.
L'accusa nei confronti del politico è di aver turbato l'esercizio della “Processione della Madonna del Mare con le barche" e aver fatto una sorta di “inchino” con la statua dinanzi allo stabilimento balneare riconducibile al clan.

Negli atti si legge che il 15 agosto scorso, con l'assistenza del parroco don Francesco Saverio Lauciello, Cariello ha preso il comando dell'imbarcazione di proprietà di Mattia Corvaglia, cognato di Luciano Scarci su cui era stato collocato il simulacro della Vergine e ha “effettuando una sosta del corteo non programmata, alla presenza di numerosi bagnati lì presenti” nel tratto di mare dinanzi al litorale su cui fino al 2022 sorgeva lo stabilimento balneare denominato “il Pescatore” di proprietà e gestito da appartenenti alla famiglia Scarci, poi bloccato da un'interdittiva antimafia della Prefettura di Matera. In quei frangenti si sarebbe appositamente fatto fotografare come forma di rispetto al gruppo criminale. Non solo. Per la Dda di Potenza, guidata dal procuratore Francesco Curcio, il politico avrebbe strumentalizzato la processione religiosa “a fini contrari al sentimento religioso e in un atteggiamento di chiara deferenza nei confronti del clan mafioso”.

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