“Su disposizione di questa Procura
della Repubblica di Matera ed in esecuzione di provvedimento emesso dal G.i.p.
presso il Tribunale di Matera, questa mattina i Carabinieri del Nucleo Tutela
Biodiversità di Metaponto, coadiuvati dai Carabinieri del Comando Provinciale
di Matera, hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo avente ad
oggetto strutture ubicate all’interno del campeggio “Riva dei Greci” nel
territorio del Comune di Bernalda, area ricadente in zona tutelata
paesaggisticamente”. Così, in un comunicato stampa della citata Procura a firma
del procuratore Alessio Chioccioli. Nel testo è riportato: “Il provvedimento
riguarda in particolare 2 bungalow, che, secondo la provvisoria ricostruzione
investigativa, sarebbero stati realizzati in assenza del permesso di costruire,
dell’autorizzazione paesaggistica e della preventiva valutazione di incidenza
ambientale o in difformità dai titoli edilizi già rilasciati, con ampliamenti
non autorizzati;
Sequestrate, altresì, 84 unità abitative mobili collocate in modo stabile
nell’area del campeggio, poste a distanza ravvicinata e collegate alle reti
fognaria, idrica ed elettrica mediante diramazioni interrate: tale assetto,
secondo gli accertamenti compiuti, le rende non amovibili e dunque equiparabili
a manufatti edilizi permanenti.
Le ipotesi di reato provvisoriamente contestate – e suscettibili di modifica
all’esito degli ulteriori sviluppi – sono le seguenti:
-lottizzazione abusiva e opere edilizie in area vincolata in assenza/
difformità dei necessari titoli;
– mancata preventiva denuncia/deposito dei progetti all’autorità competente;
– distruzione o deturpamento di bellezze naturali, con riferimento ai possibili
effetti pregiudizievoli sull’ecosistema dell’area di conservazione “Costa
Ionica Foce Bradano”.
II G.I.P., sulla base degli atti sinora acquisiti, ha ritenuto sussistente il
fumus dei reati ipotizzati e il periculum di aggravamento o protrazione delle
conseguenze, disponendo quindi il sequestro preventivo dei bungalow e delle 84
unità abitative sopra descritte, al fine di impedire l’ulteriore utilizzo delle
opere e preservare il territorio da ulteriori trasformazioni non autorizzate.
Si rappresenta che il decreto è stato emesso sulla base degli atti allo stato
disponibili e che la posizione della persona sottoposta a indagini sarà oggetto
di ulteriore approfondimento nel pieno contraddittorio con la difesa, secondo
le norme del codice di procedura penale.
Si ricorda, infine, che vige la supposizione di innocenza sino a sentenza definitiva di condanna e che ogni elemento qui riportato ha finalità di informazione pubblica nel rispetto delle cautele di legge”
Nessun commento:
Posta un commento