L'Amministrazione Comunale di Rotondella e le Associazioni che hanno aderito al Patto Civico per la legalità, la sicurezza e lo sviluppo del territorio del metapontino (Spi Cgil Prov. Matera, Libera Basilicata, Cittadinanza Attiva, Anpi prov. Matera, Legambiente Policoro, Circolo Arci “La Tarantola di Rotondella), a seguito dell'incontro pubblico svoltosi il 30 agosto, presso la biblioteca comunale “Prof. Mario Dimatteo” nell’ambito del campo della legalità “Oltre l’Atlantide: costruire bellezza con la legalità”, intendono esprimere la propria solidarietà e pieno sostegno alla battaglia per la verità e la giustizia sulla morte di Giuseppe Passarelli.
L'evento, organizzato dal Circolo ARCI La Tarantola, dallo SPI CGIL Matera e dalla Rete degli Studenti Medi, ha visto una numerosa partecipazione di studenti e cittadini, che hanno ascoltato con profonda attenzione la testimonianza di Chicca D'Alessandro e di Angela sorella del giovane carabiniere. L’iniziativa ha riacceso i riflettori su una vicenda ancora avvolta nel mistero e ha rafforzato la convinzione che la tesi del suicidio, stabilita a suo tempo, sia una dubbia certezza, ipotesi messa in discussione già allora dal perito nominato dalla Procura di Castrovillari (CS).
Siamo convinti che la ricerca della verità sia un dovere morale per ogni società civile e, in questo senso, l'incontro ha rappresentato un momento cruciale per la nostra comunità. La partecipazione attiva dei giovani, in particolare, dimostra che la memoria non è solo un atto dovuto, ma un motore di cambiamento e di impegno civico.
L'Amministrazione Comunale di Rotondella si fa quindi portavoce di questo sentimento popolare e lancia un appello alle istituzioni, ai comuni vicini e all'opinione pubblica, affinché si faccia luce su quanto accaduto. Chiediamo che vengano riprese le indagini e che ogni pista, anche la più remota, venga esplorata per restituire dignità alla memoria di Giuseppe e per dare risposte concrete ai suoi cari e alla comunità. Ci uniamo compatti al grido di "verità e giustizia" che da anni risuona in Basilicata.
“Non si può permettere che la chiusura del caso della morte di un giovane, raggiunto da un colpo alla nuca e agonizzante per ore, debba lasciare così tanti dubbi nell’averla ricondotta al suicidio. Non lo si può accettare alla luce di evidenti prove, rilevate dallo stesso perito nominato dalla Procura e mai approfondite. Inoltre l’autopsia ha rilevato un particolare inconfutabile, la bile presente nella cistifellea racconta esplicitamente che Giuseppe non aveva pranzato ancora quando agli atti tutti i commilitoni presenti quel giorno in caserma dichiarino di aver pranzato tutti insieme un’ora prima dell’accaduto.” Riportando quanto affermato da Chicca D’Alessandro nell’incontro di ieri. Il dolore di una famiglia e della comunità non può e non deve rimanere inascoltato.
PER APPROFONDIRE
FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM – 23 MARZO 2025
POLICORO (MT). IL 24 MARZO DEL 1997 LA MORTE DI GIUSEPPE PASSARELLI, GIOVANE CARABINIERE, NELLA CASERMA DI CASSANO ALLO IONIO (CS). PAPA’ ANTONIO: “UN FIGLIO STRAPPATO ALLA VITA, 28 ANNI DI DOLORE. MA IO COMBATTERÒ SINO ALLA FINE PER AVERE VERITÀ E GIUSTIZIA”. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE https://filippomele.blogspot.com/2025/03/policoro-mt-il-24-marzo-del-1997-la.html .

CHICCA D'ALESSANDRO E ANGELA PASSARELLI 
L'INCONTRO DI ROTONDELLA 
L'INCONTRO DI ROTONDELLA
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| I GENITORI DI GIUSEPPE |


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