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domenica 23 marzo 2025

POLICORO (MT). IL 24 MARZO DEL 1997 LA MORTE DI GIUSEPPE PASSARELLI, GIOVANE CARABINIERE, NELLA CASERMA DI CASSANO ALLO IONIO (CS). PAPA’ ANTONIO: “UN FIGLIO STRAPPATO ALLA VITA, 28 ANNI DI DOLORE. MA IO COMBATTERÒ SINO ALLA FINE PER AVERE VERITÀ E GIUSTIZIA”

 





POLICORO – “Come si può dimenticare? Come è possibile rassegnarsi ad una morte assurda? Come credere ad un suicidio per un ragazzo pieno di voglia di vivere e di farsi strada in quell’Arma dei carabinieri in cui era entrato con tanto entusiasmo? Non mi arrenderò mai: voglio verità e giustizia per la morte di Giuseppe”. Non si dà pace Antonio Passarelli a 28 anni da quel terribile 24 marzo del 1997 quando nella caserma dei carabinieri di Cassano allo Ionio (CS) fu trovato, in una pozza di sangue, il suo Giuseppe. Il giovane di Policoro, 21 anni, arrivato solo da 3 settimane in Calabria, era stato ferito da un colpo di pistola alla nuca. Si spense qualche ora più tardi nel reparto di rianimazione dell'ospedale Annunziata di Cosenza. L'inchiesta della procura di Castrovillari parlò di suicidio. Una chiusura di indagine che non ha mai convinto Antonio, sua moglie Concetta, tutta la sua famiglia, l’associazione Libera, che lo ha supportato nella sua battaglia per la verità e la giustizia. Tanti, troppi gli indizi che stridevano e stridono con la versione ufficiale, e che raccontano un'altra verità. Giuseppe, per la famiglia, è stato ucciso. “Sarebbe ora che chi ha visto, sentito, saputo, qualcosa su quella orribile morte, finalmente, parli. Al fine di riaprire le indagini”. Non demorde Antonio. Solo la verità potrà restituirgli la pace. Così, ha scritto in un memoriale inviato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alcuni anni fa: “Giuseppe fu trattenuto in caserma per 32 ore senza prestare servizio. Forse per non farlo parlare con noi su ciò che aveva scoperto e per poterlo uccidere in comodità? La presenza di sostanza ematica all’interno dell’arma e la pulizia esterna indicano che essa fu pulita per cancellare le impronte digitali. Da chi? Poi, gli stubs: negativi sulle mani, positivo sul lato destro del viso. E sulla manica destra della giacca non c'erano tracce di polvere da sparo. Non fu, perciò, la mano destra di Giuseppe ad azionare l’arma”.

Così, Antonio, nella ricorrenza dolorosa di quel 24 marzo di 28 anni fa, conclude: “E’ giunta l’ora. Chi sa parli, si liberi la coscienza sulla morte di un ragazzo di 21 anni. Io continuerò a lottare sino alla fine per la verità e la giustizia”.

Una messa a suffragio sarà celebrata domani, alle ore 19, nella chiesa del Buon Pastore.

PER APPROFONDIRE

FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM – LUNEDI’ 25 MARZO 2024

POLICORO “RIAPRIRE LE INDAGINI SULLA MORTE DI GIUSEPPE PASSARELLI, 27 ANNI FA, NELLA CASERMA DEI CARABINIERI DI CASSANO ALLO JONIO (CS)”. LO CHIEDE LIBERA BASILICATA. PER LA PROCURA DI CASTROVILLARI SI TRATTÒ DI SUICIDIO. MA LA FAMIGLIA E L’ASSOCIAZIONE ANTIMAFIA CONTINUANO AD INVOCARE VERITA’ E GIUSTIZIA

FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM – 24 MARZO 2023

POLICORO. LA MORTE DI GIUSEPPE PASSARELLI, 26 ANNI FA, NELLA CASERMA DEI CARABINIERI DI CASSANO ALLO JONIO (CS). LA FAMIGLIA CONTINUA A CHIEDERE VERITA’ E GIUSTIZIA. PER LA PROCURA DI CASTROVILLARI SI TRATTÒ DI SUICIDIO. MA DON MARCELLO COZZI E LIBERA BASILICATA: “ACCOMPAGNIAMO LA FAMIGLIA DI GIUSEPPE VERSO QUEL PERCORSO DI GIUSTIZIA CHE MERITA PER AVER PERSO UN FIGLIO, UN FRATELLO, STRAPPATO ALLA VITA A 21 ANNI SENZA RISPOSTE CREDIBILI”. LA NOTIZIA È LEGGIBILE CLICCANDO SUL LINK https://filippomele.blogspot.com/2023/03/policoro-la-morte-di-giuseppe.html .

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