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lunedì 24 marzo 2025

BASILICATA. IL SISMA DEL 18 MARZO. EFFETTI A POTENZA. CHIUSURA PROLUNGATA PER LA SCUOLA MATERNA PARITARIA "DE GASPERI"

 


FONTE RAINEWS.IT

SCUOLA, CHIUSURA PROLUNGATA PER LA "DE GASPERI" DI POTENZA DOPO IL SISMA. FORTE IL DISAGIO PER UN CENTINAIO DI FAMIGLIE

EUGENIO MONTESANO

L’Istituto Suore discepole di Gesù Eucaristico di Via Petrarca n. 21 a Potenza, comunemente noto come Scuola materna paritaria "Alcide De Gasperi", rimarrà chiuso a tempo indeterminato fino all'esecuzione di adeguamenti sismici.

La decisione, comunicata ufficialmente sabato 22 marzo, segue l'ordinanza del sindaco di Potenza, Vincenzo Telesca, che aveva inizialmente disposto la sospensione delle attività proprio fino a sabato, in seguito alla scossa sismica registrata martedì 18 marzo.

Criticità strutturali e provvedimenti tecnici
I sopralluoghi tecnici effettuati nella struttura hanno evidenziato necessità di interventi strutturali.

Fonti non ufficiali, non confermate ma neppure smentite, riferiscono del rinvenimento di un tramezzo lesionato durante le ispezioni. Ulteriori verifiche strumentali sono programmate per la settimana in corso.

La situazione presenta implicazioni anche per le religiose residenti presso l'istituto, che dovranno individuare una sistemazione alternativa.

Le soluzioni proposte dall'amministrazione comunale
L'amministrazione comunale ha presentato due opzioni operative per garantire la continuità didattica:

1. Trasferimento presso il plesso della scuola "Luigi La Vista"
2. Possibile ricollocazione presso l'istituto "Sacro Cuore" (opzione da concordare con la Curia vescovile)

La complessità logistica varia in base alle diverse sezioni dell'istituto:

- Per la scuola dell'infanzia, il trasferimento presso la "Luigi La Vista" risulterebbe più agevole e realizzabile in tempi brevi;
- Per le sezioni dei lattanti e semidivezzi (termine con cui si indicano i bambini di età compresa tra i 12 e i 24 mesi), la situazione presenta maggiori criticità a causa delle necessità specifiche (culle, mensa, aule dedicate).

L'adeguamento della struttura "Luigi La Vista" richiederebbe un investimento comunale stimato in circa 30.000 euro.

Nel corso delle prime interlocuzioni con la scuola e la Curia, il sindaco Telesca avrebbe precisato che questo investimento sarà effettuato solo a fronte di garanzie sulla continuità di frequenza da parte delle famiglie.

La comunicazione alle famiglie e la mobilitazione
Il Consiglio d'Istituto straordinario, convocato per lunedì 24 marzo alle ore 18:00 presso Di Battista Professional in via del Gallitello n. 76, affronterà la questione con le famiglie.

Un ulteriore confronto tra il sindaco e il vescovo è programmato per mercoledì sera.

Nella comunicazione inviata ai genitori, il Consiglio d'Istituto ha sollecitato coesione: "Vi chiediamo e confidiamo nel fatto che, pur sapendo e comprendendo le difficoltà di gestione che tutti stiamo vivendo, rimaniate con noi, continuando a credere nella 'Famiglia' che da sempre è e contraddistingue il De Gasperi".

Le tempistiche e il disagio delle famiglie
La ripresa delle attività scolastiche nei nuovi locali non avverrà prima di 15-20 giorni. 

Una prospettiva temporale che genera significative difficoltà organizzative per le famiglie.

Una madre interpellata ha dichiarato: "Mio figlio da quando è chiusa la scuola è a casa con i nonni quindi grazie alla loro disponibilità non ho dovuto assentarmi da lavoro. La cosa che mi spiace è che lui non stia andando al nido, luogo che io ritengo molto importante per la crescita e lo stare insieme agli altri bimbi. Chiedo all'amministrazione di risolvere al meglio e nel più breve tempo possibile, sperando che il cambio di sede della scuola non porti troppi sconvolgimenti ai bimbi".

La situazione risulta però particolarmente critica per la maggioranza dei nuclei familiari, in cui lavorano entrambi i genitori. 

Queste famiglie manifestano “forte preoccupazione” per l'assenza di soluzioni immediate e chiedono che la scuola e le istituzioni “trovino al più presto un modo per bilanciare le imprescindibili esigenze di sicurezza strutturale con la necessità di garantire la continuità educativa”.

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