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mercoledì 26 marzo 2025

BASILICATA. CRONACA GIUDIZIARIA. VIOLENTATA A 15 ANNI DALL’AMICO DI FAMIGLIA. L’UOMO CONDANNATO A 6 ANNI E OTTO MESI DI RECLUSIONE

 

FOTO LANUOVA.NET

FONTE LANUOVA.NET

CRONACA GIUDIZIARIA. MINORENNE VIOLENTATA DALL’AMICO DI FAMIGLIA. PER L’UOMO IN PRIMO GRADO UNA CONDANNA A SEI ANNI E OTTO MESI

POTENZA – Era un amico di famiglia, una persona di cui fidarsi ciecamente, al punto da chiedergli di accompagnarla al concerto che aveva deciso di seguire insieme ad alcuni amici. Non poteva certo immaginare che quella serata si sarebbe in pochi attimi trasformata in un incubo, con l’amico che diventa “orco” e abusa di lei. Un incubo che riuscirà a raccontare soltanto qualche mese dopo, confidandosi con la sua famiglia e facendo scattare la denuncia prima e le indagini poi. Vittima della brutta vicenda una ragazza che all’epoca dei fatti, era il 2021, aveva meno di 15 anni.

Con l’accusa di violenza sessuale aggravata lunedì pomeriggio il collegio penale del tribunale di Potenza ha condannato, al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato, un uomo poco più che trentenne (difeso dall’avvocato Tiziana Gitto) alla pena di sei anni e otto mesi. La violenza si sarebbe consumata in una zona di campagna del Vulture-Melfese, all’interno di una roulotte. Approfittando del fatto di essere rimasto da solo insieme all’adolescente (le altre tre persone in loro compagnia si erano infatti allontanate temporaneamente), l’uomo l’avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale completo. Il tribunale ha inflitto all’uomo una condanna superiore rispetto alle richieste dell’accusa: il pm Giampaolo Robustella, infatti, al termine della sua requisitoria aveva invocato per l’unico imputato una pena di sei anni. Il collegio presieduto dal giudice Marcello Rotondi ha disposto anche come misura di sicurezza personale da eseguire dopo l’esecuzione della pena e per una durata minima di un anno del divieto per l’uomo di avvicinarsi a luoghi frequentati da minori e il divieto di svolgere lavori che prevedano un contatto abituale con minori. L’imputato dovrà anche pagare 1.800 euro di spese processuali sostenute dalla vittima, parte civile nel processo (assistita dall’avvocato Gaetano Basile) e versare una provvisionale di 5.000 euro, oltre al risarcimento danni che sarà quantificato in sede civile. Dopo il deposito delle motivazioni della condanna di primo grado (che saranno depositate entro i prossimi 90 giorni) la difesa potrà proporre ricorso in appello.

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