ALIANO (MT) - La commozione. E’ stato il sentimento che ha pervaso la manifestazione sulla figura di Nicola Panevino, il giudice partigiano caduto da eroe, fucilato dai nazifascisti il 23 marzo del 1945 in Liguria. Commozione nell’ascoltare l’inno di Mameli e Il silenzio da parte della banda nel mentre si scoprivano il nuovo monumento posto davanti alla casa dove visse Panevino e la lapide sulla tomba dove egli è sepolto. Nello stesso cimitero dove riposa un altro grande antifascista che ha legato il suo nome a “Gagliano”, il poeta e pittore Carlo Levi. Commozione ancora negli interventi del nipote Nicola, lo stesso nome del giudice, quando ha letto un messaggio dello scrittore – biografo del magistrato, Emilio Chiorazzo, autore del volume “La scelta difficile. Nicola Panevino, il giudice partigiano”, Edigrafema editrice. Una figura, quella di Panevino, tratteggiata da don Pierino Dilenge, presidente dell’antico circolo che porta il nome dell’eroe della Resistenza; dei sindaci di Aliano, Luigi De Lorenzo, e di Carbone (MT), il comune dove nacque Panevino il 13 luglio del 1910, Mariano Mastropierro; di Carmela La Padula, presidente provinciale dell’Anpi e di Michele Petraroia, dell’Anpi nazionale; e di Rossella Larocca, presidente dell’Associazione nazionale magistrati di Basilicata. Proprio La Padula e Petraroia hanno evidenziato l’impegno dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia per far conoscere Panevino non solo ai lucani. Sin dal suo congresso fondativo dell’aprile 2023, infatti, il Comitato provinciale ANPI di Matera, supportato dai livelli nazionali, si è adoperato per organizzare l’importante commemorazione odierna. “Una iniziativa – hanno detto La Padula e Petraroia - che contribuisce a far luce sull’apporto dato alla Resistenza da parte di alcuni partigiani originari della nostra terra e a tramandare alle nuove generazioni la memoria del loro sacrificio. Un impegno che contniuerà anche attraverso nuovi progetti in ambito scolastico”.
Alla manifestazione hanno partecipato anche la figlia di Nicola Panevino, Gabriella, e la nipote Andreina.
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