TENTATO OMICIDIO. TRE UOMINI SONO STATI
INDIVIDUATI DALLA POLIZIA DI STATO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 6.7.15
SCANZANO JONICO – Chi ha sparato lo
ha fatto per uccidere. Solo per un miracolo Pierluigi Sinisgalli, 37
anni, titolare e gestore del night “Club 106”, in via provinciale
2, ha avuto salva la vita dal proiettile che gli ha lesionato milza
ed addome. Ne sono convinti gli investigatori che stanno indagando
sul tentato omicidio avvenuto attorno alle 0.15 della notte tra
sabato e domenica davanti al locale. Dai primi riscontri oggettivi la
Polizia di Stato, che conduce l'inchiesta sul grave fatto di cronaca
che ha scosso, ancora una volta, il comune del Materano, ha
individuato i tre soggetti che sarebbero coinvolti. Ieri, attorno
alle 19, nel Commissariato della Polizia di Stato di Policoro, il
magistrato incaricato, Annafranca Ventricelli, stava ascoltando
testimoni. Si cercano riscontri oggettivi sul ruolo dei tre nella
vicenda e su chi materialmente ha sparato il colpo di pistola che ha
ferito gravemente Sinisgalli. Si cercano riscontri anche sul movente.
Solo alla fine degli interrogatori il magistrato prenderà le sue
decisioni. Oggi, sicuramente, se ne saprà di più su responsabilità,
nomi e cognomi, movente. Sinisgalli, intanto, è in coma
farmacologico nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Policoro.
Nell'atrio, in attesa, i parenti, increduli, con la madre angosciata.
I Sinisgalli sono una famiglia conosciutissima nel Metapontino dopo
il trasferimento, decenni fa, dall'originaria Gallicchio. Il padre di
Pierluigi, Mario, deceduto alcuni mesi fa, è stato il fondatore di
un gruppo alberghiero con locali aperti in tutta Italia. Un pioniere
del turismo a Scanzano Jonico e nell'area jonica lucana. La prognosi
per il ferito è riservata. Sul posto, all'ingresso del Club 106,
appena lanciato l'allarme, sono prontamente arrivate le volanti della
Polstato e l'ambulanza del 118. Così, mentre gli agenti effettuavano
i primi rilievi, il ferito veniva sottoposto ad un delicatissimo
intervento chirurgico nell'ospedale di Policoro dall'equipe del
dottor Vincenzo Sassone. Quattro ore di operazione con l'asportazione
della milza. Il proiettile, uno solo, che ha colpito il titolare del
Club 106 è entrato dalla parte anteriore sinistra del torace ed ha
assunto una direzione dall'altro verso il basso uscendo dalla
schiena. Se avesse proseguito la sua corsa in modo orizzontale o dal
basso verso l'altro per Sinisgallli non ci sarebbe stato più nulla
da fare.
“E' IL FAR WEST”
TURBATA LA COMUNITÀ DEGLI SCANZANESI
SCANZANO JONICO – Il tentato omicidio
di Pierluigi Sinisgalli ha lasciato attonita la comunità del
Metapontino. La maledizione della cronaca nera che sembra aver
attanagliato questa realtà municipale continua. Solo su Facebook c'è
stato chi ha commentato i primi post sul grave fatto di cronaca. Post
condivisi a centinaia. C'è stato chi ha accusato la classe politica
al potere di aver lasciato questo comune senza un presidio fisso
delle forze dell'ordine trasferendo il Commissariato di Polizia a
Policoro. E c'è stato chi ha scritto: “Ormai siamo come in un film
western. Ci dobbiamo mettere il giubbotto antiproiettile prima di
uscire di casa”. La protesta cova sotto la cenere. E della
istituenda caserma dei carabinieri non si parla più.
Nessun commento:
Posta un commento