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mercoledì 8 maggio 2024

INTERESSA GLI AGRICOLTORI DEL SUD. CONTRO L’INDEBITAMENTO DI FAMIGLIE ED AZIENDE AGRICOLE E DELLA PESCA. NUOVA BATTAGLIA DI ALTRAGRICOLTURA. GIANNI FABBRIS, DI POLICORO, MA IMPEGNATO PER IL SETTORE PRIMARIO NEL CASERTANO E IN ALTRE ZONE DEL MERIDIONE, HA INTERROTTO LO SCIOPERO DELLA FAME DURATO 20 GIORNI

MA SI DICHIARA PRONTO A NUOVE ED ECLATANTI MANIFESTAZIONI DI LOTTA ANCHE DOPO IL SUCCESSO DELLA NOMINA DI UN COMMISSARIO PER L’EMERGENZA BRUCELLOSI DA PARTE DEL GOVERNO MELONI. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE


FONTE ANSA.IT

ALLEVATORI. COMMISSARIO PER BRUCELLOSI SIA PERSONA COMPETENTE'

IL PORTAVOCE FABBRIS INTERROMPE LO SCIOPERO DELLA FAME

C'È SODDISFAZIONE E ATTESA TRA GLI ALLEVATORI BUFALINI DOPO L'ANNUNCIO DELLA NOMINA DI UN COMMISSARIO DI GOVERNO PER L'EMERGENZA BRUCELLOSI DATO IERI DAL MINISTRO DELL'AGRICOLTURA LOLLOBRIGIDA AL TERMINE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Dal Centro don Milani di Casal di Principe, sede della protesta degli allevatori del Casertano che da tre anni si battono contro il piano della Regione Campania di eradicazione di brucellosi e tbc bufaline, la cui mobilitazione si è allargata dallo scorso anno alle altre regioni del Sud i cui allevamenti sono interessati da focolai delle due patologie, ovvero Sicilia, Calabria e Puglia, il portavoce degli allevatori Gianni Fabbris interrompe lo sciopero della fame che andava avanti da 20 giorni, e spiega che "il decreto di nomina del Commissario annunciato dal Governo sarà valutato nel merito rispetto a due indicatori fondamentali, ovvero il nome del Commissario, che auspichiamo sia una figura di elevata competenza tecnico-scientifica e gestionale, e la natura del mandato ad agire, che dovrà essere pieno sia per mettere mano ai piani regionali, che vanno riscritti visto il fallimento di quelli messi in campo fin qui, sia perché dovrà contare su una necessaria riorganizzazione dei servizi".

Fabbris propone poi quattro azioni che gli allevatori si attendono subito dal nuovo Commissario, a partire dall'avvio di "una iniziativa nelle regioni ancora non indenni di 'certificazione dei numeri', per scongiurare letture strumentali e contraddittorie, con l'obiettivo di offrire un quadro trasparente dei dati attuando, come prevedono le normative nazionali ed europee, verifiche di primo e secondo livello sui risultati delle analisi e sulle modalità di attuazione dei rilevamenti in modo da assicurare la reale consistenza dei problemi".

"Altra azione prioritaria - aggiunge Fabbris - è la costituzione di un tavolo di confronto permanente con gli allevatori per sviluppare le sinergie necessarie per l'attività di eradicazione, monitoraggio, sorveglianza e prevenzione; auspichiamo poi che il Commissario avanzi una stima dei fabbisogni in modo che il Governo possa predisporre le risorse economiche necessarie allo sviluppo delle attività e che proponga la revisione dei piani territoriali per la gestione delle due zoonosi, tenendo conto degli orientamenti assunti dal Senato con cui si impegna il Governo a intervenire riorganizzando i piani di eradicazione sulla base di metodi e criteri desunti dall'Ordinamento Comunitario". In sostanza gli allevatori chiedono di rallentare sul fronte degli abbattimenti dei capi bufalini - dal 2012 nella sola Campania sono stati abbattuti oltre 140mila capi di cui solo l'1% risultato realmente malato in seguito ad analisi post mortem - e di privilegiare il reale accertamento nell'animale della patologia, come richiede la normativa Ue. Al Ministro Lollobrigida si chiede un'azione concreta sotto il profilo dei risarcimenti agli allevatori che hanno avuto danni per il fallimento dei piani precedenti. "Occorre capire come si rilanciano i sistemi di allevamento territoriali coinvolti e come si assicura lo sviluppo delle filiere artigianali e dei territori che vi gravitano intorno. Fra le prime richieste che abbiamo avanzato ormai oltre due anni e mezzo fa, vi sono sia l'istituzione di un Centro di valorizzazione e ricerca sulla bufala mediterranea e sulla transumanza, sia di un Piano per la tutela generale dei due comparti che, lo ricordiamo sono tutelati da norme nazionali e internazionali. l'allevamento della bufala mediterranea è considerato dalla legge nazionale patrimonio dell'Allevamento nazionale e la transumanza è dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. La messa in campo di un Piano sanitario di soluzione delle due zoonosi che le stanno compromettendo deve diventare occasione generale di rilancio nell'interesse del Paese e del Mezzogiorno" conclude Fabbris.    

FONTE COAPI (COORDINAMENTO COORDINAMENTO AGRICOLTORI E PESCATORI ITALIANI)

8 MAGGIO. NO ALL’INDEBITAMENTO DI SISTEMA. AL VIA UNA INTERA SETTIMANA DI MOBLITAZIONI

Prosegue la Campagna avviata dal 5 aprile scorso dei “99 GIORNI PER SALVARE L’AGRICOLTURA E LA PESCA RIAPRENDO LA SPERANZA” promossa dal COAPI (Coordinamento Agricoltori e Pescatori Italiani), con la seconda delle mobilitazioni tematiche interregionali che si avviano oggi 8 maggio che a tema ha l’indebitamento delle Aziende e delle famiglie agricole e della pesca.

Dopo la prima tappa con la giornata del 17 aprile in cui le diverse organizzazioni e realtà riunite nel Coordinamento nazionale hanno partecipato alla mobilitazione mondiale aderendo all’appello di Via Campesina in occasione delle giornate mondiali delle lotte contadine e la seconda tenuta il 23 aprile (per il Reddito delle aziende agricole. della pesca e delle famiglie rurali e il diritto al cibo dei cittadini), con l’8 maggio si avvia una intera settimana di eventi (manifestazioni, presidi, conferenze stampa, assemblee, ecc) con a tema l’INDEBITAMENTO.

Due gli atti iniziali con cui si avviano le manifestazioni: un appello alla partecipazione ed all’unità rivolto a tutte le realtà sociali in mobilitazione nel Paese contro la crisi dell’Agroalimentare ed un documento sintetico con cui si fissano gli elementi di base delle giornate e le prime e principali proposte del movimento sul tema. Durante le iniziative, fra l’altro, verrà compiuta una azione simbolica altamente rappresentativa della realtà nelle campagne italiane: verrà consegnato ai diversi uffici che saranno coinvolti (Equitalia, Agenzia Entrate, Tribunali, ecc..) un “cambialone” simbolico (tre metri x uno) per pagare la montagna di debiti in cui è costretto il comparto agricolo e della pesca avallata dalla speculazione commerciale e finanziaria.

Si legge nel volantino intitolato NO ALL’INDEBITAMENTO DI SISTEMA: L’indebitamento delle aziende e delle famiglie dell’Agricotura e della Pesca è effetto principale della trasformazione del nostro sistema dell’agricoltura contadina e della pesca artigianale in quello dell’agroalimentare industriale dominato dalla speculazione commerciale e finanziaria.
 Molti i fattori su cui intervenire, fra di essi: le imprese produttive sono  spesso costrette a lavorare in perdita, conseguentemente imprese e famiglie sono costrette a ricorrere all’indebitamento, il pubblico non garantisce i tempi e le quantità di risorse per indennizzare danni ambientali e calamità, le misure istituzionali di incentivo fomentano il sovraindebitamento bancario e limitano l’accesso alle risorse pubbliche, sulla crisi è cresciuta una filiera di interessi anche legati alla criminalità organizzata che la usa per penetrare nelle aziende e nei territori rurali e nel tessuto produttivo.
Dopo l’ubriacatura dei decenni scorsi che in vaste aree ha indotto gli agricoltori a sostenere grandi investimenti non remunerati dal mercato indebitandoli su modelli da agricoltura insostenibile, è fondamentale un Piano per la fuoriuscita dall’indebitamento e la messa in bonis delle aziende riorientandole verso modelli agroecologici ed economicamente remunerativi.

Fra le iniziative dell’8 maggio (cui seguiranno le altre durante tutta la settimana), tre le prime regioni coinvolte.
In Sicilia a Vittoria alle ore 10 a Piazza Calvario (il luogo storico delle iniziative del movimento siciliano contro le vendite all’asta), presidio, volantinaggio e conferenza stampa convocata da Altragricoltura, Soccorso Contadino e Comitato contro le ASTE.
In Abruzzo, due le iniziative per la giornata.
– presidio a Pescara (COSPA E COMOTRAB) dalle ore 10 davanti all’Agenzia delle Entrate in Via D’Annunzio
– presidio a L’Aquila (COSPA) dalle ore 10 davanti all’Agenzia delle Entrate in Via Strinella
In Campania l’appuntamento è a Caserta davanti all’Agenzia delle Entrate e Riscossione dalle 10 (promuovono: Altragricoltura Campania Nord, Coordinamento Salviamo le Bufale, Ass. Tutela Allevamento Bufale, Uniagri – Avellino, Terramiace – Capua, Coltiviamo Futuro – Caserta)

Diversi gli appuntamenti in programma durante gli altri giorni della settimana di cui due “centrali”: un Forum online sull’indebitamento previsto per venerdi 10 alle ore 21 trasmesso in diretta streaming da Iafue-Perlaterra (la webradiotv dell’Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare) ed una Assemblea aperta fissata per lunedi 13 maggio con all’ordine del giorno la valutazione sulle misure previste annunciate dal Governo con DDL Agricoltura adottato dal Consiglio dei ministri lunedi scorso.

Nella giornata di oggi, Gianni Fabbris a nome del Coordinamento Agricoltori e Pescatori Italiani ha inviato richiesta al Sottosegretario La Pietra per concordare un incontro del Tavolo di Crisi aperto presso il Ministero dell’Agricoltura per poter avanzare al Governo le proposte e i documenti del COAPI in particolare sul DDL Agricoltura.

Tutte le info e i documenti nel sito: https://coapi.sovranitalimentare.it .

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