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lunedì 6 maggio 2024

SCANZANO JONICO. ALLA RICERCA DELLA STABILITÀ PERDUTA. IL VOTO NEL COMUNE PIÙ COMMISSARIATO D’ITALIA. MA LE AVVISAGLIE DELL’ULTIMA SETTIMANA…

IN LIZZA PER LA CARICA DI SINDACO PASQUALE CARIELLO, NOI PER SCANZANO. NEL CENTROSINISTRA PIÙ CIVICI ALCUNI NOMI IN BALLO PER 1 O 2 LISTE. E QUI E’ ESPLOSO IL “CASO SCARNATO”. INFINE CI SARÀ ANCHE UNA LISTA DI IMPEGNO IN COMUNE. LA SITUAZIONE, IN DIVENIRE, È NELLA SEGUENTE NOTIZIA INTEGRALE  

NOSTRA ESCLUSIVA. RIPRODUZIONE RISERVATA © COPYRIGHT FILIPPO MELE


PASQUALE CARIELLO

GIUSEPPE GALLICCHIO

NICOLA MANGIALARDI

 

FELICETTA SALERNO


CLAUDIO SCARNATO
FABIO MASSIMO SGARRINO

SCANZANO JONICO – Alla ricerca della stabilità perduta. Potrebbe essere questo lo slogan della ormai imminente campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale. Il più giovane Comune della provincia di Matera, infatti, è anche il più commissariato d’Italia. Il primo scioglimento, infatti, è stato decretato il 22 dicembre del 2019 per infiltrazioni mafiose. Il secondo il 7 ottobre del 2021 per la mancata proclamazione, per la legge Severino, dell'eletto sindaco Mario Altieri. Il terzo per lo scioglimento dell’8 gennaio scorso con la caduta della amministrazione guidata da Pasquale Cariello divenuta, in soli 7 mesi minoranza.

Insomma, in 5 anni solo 7 mesi di amministrazione regolarmente eletta. Se non è un record poco ci manca. Con i problemi della città ormai incancreniti.

Ma qual è la situazione oggi a pochi giorni dalla presentazione delle liste?

Di definito, al momento, c’è solo la ricandidatura di Cariello alla guida di una coalizione civica dui centrodestra, Noi per Scanzano, impernianta su Fratelli d'Italia.

Nel campo più o meno largo del centrosinistra (Pd, M5s, Basilicata possibile, civici) si discute su alcuni nomi: i due candidati a sindaco contrapposti nel maggio scorso, Felicetta Salerno e Massimo Fabio Sgarrino; il segretario provinciale del Pd, Claudio Scarnato, consigliere comunale uscente; e il nome nuovo, il chirurgo vascolare Nicola Mangialardi. E qui si è aperto quello che in molti hanno definito “il caso Scarnato”. L’esponente di primo piano dei dem materani, infatti, avrebbe, il condizionale è d’obbligo, rifiutato la candidatura per motivi di lavoro. E c’è chi dice: segretario provinciale per 7 anni consecutivi okay, sette mesi di Consiglio comunale okay, candidato sindaco adesso no? Una decisione che appare a molti incomprensibile. Soprattutto da parte di chi è impegnato politicamente da anni. Allora? In prospettiva c’è un suo possibile ritiro dall’agone politico. Ma si vedrà... Il professor Mangialardi, invece, medico di chiara fama su scala internazionale, con famiglia e origini nella Riforma fondiaria del centro del Metapontino, già nominato tra i possibili candidati alla presidenza della Regione Basilicata nel campo largo del centrosinistra, potrebbe essere il nome che mette d’accordo tutti. Sarà così? Chissà!

Rimane Impegno in Comune, il gruppo di tre consiglieri che, di fatto, ha causato la crisi della maggioranza guidata da Cariello. Le voci dicono: lista con proprio candidato sindaco. E gira la voce del geologo Giuseppe Gallicchio, già assessore comunale in una Giunta guidata dall’ex sindaco Mario Altieri. Già. Ultima annotazione. Sarà la prima elezione, tra quelle che si sono succedute a Scanzano Jonico negli ultimi anni, in cui Altieri non è tra i papabili. Ed anche questa è una novità!

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