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| FABRIZIO TRIPARI (FOTO 105TV.IT9 |
Si sarebbe dato fuoco con la benzina contenuta in una tanica ritrovata nei pressi del cadavere, Fabrizio Tripari, il giovane di 19 anni morto carbonizzato nella tarda serata di ieri a Maratea (Potenza), al confine con Sapri (Salerno).
Le prime ricostruzioni
eseguite dai carabinieri della Compagnia di Lauria (Potenza), coordinati dalla
Procura di Lagonegro (Potenza), secondo quanto riportato dell’agenzai Ansa,
rendono quindi quella del suicidio l'ipotesi più accreditata.
Il giovane residente nella frazione Scario del comune di San Giovanni a PiRO, in
provincia di Salerno, si è fermato con la sua automobile lungo la strada
statale 18 in una piazzola panoramica sul Tirreno: all'interno i carabinieri
hanno ritrovato la chiavi nel cruscotto, il telefono cellulare e i documenti.
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Poi, secondo la ricostruzione
di Ansa.it, avrebbe scavalcato il muretto della piazzola e nei pressi di un
dirupo si sarebbe cosparso di benzina. Nella zona ci sono delle sterpaglie che
hanno preso fuoco. L'assenza di area boscata nei pressi della piazzola porterebbe
ad escludere la possibilità che il giovane volesse appiccare un incendio.
Gli investigatori stanno analizzando le ultime ore di vita e la situazione
personale e famigliare del giovane. Non risulta, almeno per il momento, esserci
il coinvolgimento di altre persone e si esclude l'ipotesi incidente stradale.
Il corpo, intanto, è stato trasferito all’ospedale di Sapri, dove sarà eseguita l’autopsia disposta dalla Procura della Repubblica di Lagonegro, per fare luce sulle cause del decesso e ricostruire quanto accaduto.
La notizia, ovviamente, ha suscitato profondo cordoglio nella comunità della
frazione di Scario, la più popolosa di San Giovanni a Piro.

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