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martedì 18 novembre 2025

CRONACA GIUDIZIARIA. DISASTRO AMBIENTALE ALL’ITREC DI ROTONDELLA (MT). REGGE L’ACCUSA DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI FRONTE AL GUP DEL TRIBUNALE DI POTENZA. LE CONTESTAZIONI DI REATO NEI CONFRONTI DELLA SOGIN SPA E DELLE SEI PERSONE RINVIATE A GIUDIZIO. PER 7 INDAGATI DICHIARATO IL NON LUOGO A PROCEDERE. IL PROCESSO AL VIA IL 19 FEBBRAIO PROSSIMO

 

Regge l'accusa di disastro ambientale per l’inquinamento del sito nucleare dismesso Itrec di Rotondella. Per prescrizione, però, non fanno più parte altre accuse mosse dalla Procura della Repubblica di Potenza: quelle di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti e inquinamento. Anche gli imputati passano da 13 a 6 oltre alla società di Stato Sogin. Il processo a carico della stessa Sogin e delle altre sei persone prenderà il via il 19 febbraio prossimo, al Tribunale di Matera. Sono queste parti delle decisioni del Gup di Potenza, Salvatore Pignata.

Per la più pesante delle accuse, disastro ambientale, sono chiamati a rispondere uno dei rappresentanti legali dell'impianto, Vincenzo Stigliano; l'ex direttore Giulio Maria Citterio e l'ex responsabile della gestione del centro Enea, Giambattista La Battaglia. Per la Procura della Repubblica avrebbero omesso consapevolmente di comunicare lo stato di contaminazione del sito di cui erano consapevoli dal 2014 non attuando operazioni di messa in sicurezza, per evitare costi aziendali e danni d'immagine. Un'inerzia che, per l’accusa, avrebbe aggravato l'inquinamento e configurato l'ipotesi di reato in disastro ambientale.

A Vincenzo Stigliano è contestato anche lo scarico non autorizzato di acque meteoriche, di dilavamento e industriali nel fiume Sinni e la gestione di rifiuti non autorizzata per aver stoccato terre e rocce da scavo senza provvedere per tempo al loro smaltimento.

Accusa di omissione di atti d'ufficio, invece, per gli ex dirigenti dell’Ufficio ambiente della Provincia di Matera Salvatore Valentino ed Enrico De Capua. Non avrebbero avviato le procedure per individuare il responsabile della contaminazione.

Avrebbe, invece, rivelato informazioni riservate a Sogin sui risultati di un'ispezione ministeriale e relazionato falsamente sullo stato dell'impianto il consulente dell'Enea, Alessandro Dodaro, che, per questo, è accusato di rivelazione di segreto e falso.

Alla Sogin spa è contestata la responsabilità amministrativa in relazione alle ipotesi di disastro ambientale e gestione dei rifiuti non autorizzata.

Il gup Pignata, infine, ha dichiarato di non doversi procedere nei confronti di Edoardo Petagna, Giuseppe Pastore, Salvatore Gaetano Bruno, Giuseppe Spagna, Marco Del Lucchese, Elena Bunone e Gaetano Santarsia.

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