IL PRESIDENTE TODARO: “ANCHE UN PARI CI SAREBBE STATO STRETTO”
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.11.14
CATANIA C5 – LIBERTAS ERACLEA 2 – 1
CATANIA: Corvatta, Rizzo, Zamboni, Fantecele, Vieira, Ciadamitaro, Campisi, Di Maria, Milluzzo, Dalcin, Marletta, Miraglia. All. Chillemi.
LIBERTAS ERACLEA: Taibi, Zancanaro, Rispoli, Bavaresco, Bassani, Gerardi, Tamburrano, Dipinto, Persiani, Bello. All. Bommino.
RETI: 15' p. t. e 13' s. t. Fantecele; 19’ p. t. Dipinto.
ARBITRI: Scarpelli, di Padova; Lombardi, di Roma.
POLICORO - “Anche il pareggio ci sarebbe stato stretto. Lo hanno riconosciuto pure i nostri avversari. Se c'era una squadra che doveva vincere era la Libertas”. Aveva un diavolo per capello dopo la gara persa di misura, 2 – 1, a Catania, il presidente dell'Eraclea, Nicola Todaro. Che ha continuato: “Abbiamo sbagliato una grande serie di occasioni, abbiamo colpito due pali interni, e, su una loro ripartenza, il loro vantaggio, immeritato”. Occasioni fallite, tiri addosso al portiere: perchè? “Perchè ci manca la convinzione nel fare gol. Per me è questione di convinzione”. Che potrà arrivare con la cura del mister Angelo Bommino, uno che a perdere non ci sta. Da notare la continuità in zona gol di Patrick Dipinto, già una convocazione in nazionale per lui. Rimane il dubbio amletico: dove potrà arrivare la formazione rossonera? Todaro non si è sbilanciato: “A salvarsi al più presto. Poi, tutto quel che arriverà sarà bene accetto”. Ovviamente, la sconfitta di Catania farà riflettere Bommino e “truppa” a lui affidata. I problemi appaiono una rosa ristretta, dopo che Osvaldo Stigliano è tornato al Matera, ed il pericolo infortuni, sempre dietro l'angolo, che potrebbe aggravare le cose. E si sente l'assenza di un terminale del gioco, uno che di mestiere fa i gol, un pivot. Problemi che, probabilmente, tenterà di risolvere la società nel mercato invernale.
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