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venerdì 10 febbraio 2017

SCANZANO J. IL LUCCHETTI AL CENTRO SOCIALE ANZIANI MA NON ERA UNO SCHERZO. AL PALAZZACCIO CHIUSE LE SEDI DI UNITRÈ, ISTITUTO MUSICALE TRABACI, PROTEZIONE CIVILE

LE SEDI DELLE ASSOCIAZIONI RIAPERTE DOPO L'INTERVENTO DEL SINDACO RIPOLI

Scanzano J. Il lucchetto all'ingresso del Centro sociale anziani

La protesta delle associazioni chiuse in maniera "coatta"
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 10.2.17

SCANZANO JONICO – Pomeriggio “di fuoco”, quello di ieri, tra i rappresentanti di associazioni socio-culturali ed amministrazione comunale. Di fatto, alle 13, sono stati apposti lucchetti agli ingressi del Centro sociale anziani di Via De Gasperi più a quelli della Unitrè Jonica, della Protezione civile e dell'Istituto musicale Trabaci, ubicati nel Palazzaccio baronale. Lucchetti rimossi alle 16.30. Ma andiamo con ordine. Già dalle 15, davanti al Centro anziani, si era radunata una piccola folla per protestare compreso il consigliere comunale di opposizione Pasquale Cariello. Tra loro il presidente dell'associazione della terza età, Mario Vitale, e la presidentessa della Unitrè, Domenica de Marco. “Pensavo che fosse una carnevalata – ha detto il primo – invece è una realtà. Noi siamo qui dal 2011 dopo essere stati in altri locali dell'ente pubblico dal 1987. Ed ora ci troviamo di fronte ad una violenza inaudita. Ci hanno trattati da criminali”. “Pensavo fosse un scherzo – ha aggiunto la seconda – poiché avevamo già dato la disponibilità all'amministrazione a sederci attorno ad un a tavolo per elaborare un regolamento che regolarizzi le nostre posizioni. E' vero che non paghiamo utenze ma svolgiamo compiti sociali fondamentali per Scanzano. Oggi è stato compiuto un atto fascista”. Che fare? “Ci rivolgeremo – hanno spiegato Vitale e De Marco – ai carabinieri denunciando gli ignoti che hanno affisso questi blocchi alle nostre sedi. Poi, se è stato il Comune, chiediamo al sindaco Raffaello Ripoli di far rimuovere i lucchetti”. Ed il sindaco, chiamato in causa, è intervenuto spiegando di non aver saputo nulla “a priori” delle chiusure “coatte” decise dagli uffici deputati alla gestione. Uffici a cui la Giunta, a cui compete l'indirizzo politico, ha chiesto di regolarizzare situazioni comunque illegittime. Ha concordato, tuttavia, con i manifestanti che la via da utilizzare è quella del dialogo e non dello scontro. Così, dopo un suo “confronto” con la sfera gestionale dell'ente locale, i lucchetti della discordia sono stati rimossi. Erano le 16.30. L'intesa raggiunta è che a breve il Comune convocherà un incontro con i rappresentanti di tutte le associazioni per esaminare il regolamento d'uso già redatto. “Per noi - ha concluso Ripoli - è importante ripristinare la legalità anche nell'utilizzo dei beni pubblici come richiestoci dalle leggi in vigore”.


IL PRIMO CITTADINO: “IL PROBLEMA DELL'USO DI LOCALI PUBBLICI SENZA REGOLAMENTO SEGNALATO DA UNA DENUNCIA”

E LUIGI DI SANTO (OFM): “INSISTERO' NELLA MIA AZIONE DI REGOLARIZZAZIONE DEL CENTRO SOCIALE ANZIANI”

SCANZANO JONICO - “Il problema dell'uso da parte delle associazioni di locali pubblici senza regolamento, senza il pagamento di un canone al Comune e con le utenze a carico dell'ente pubblico è venuto fuori da una lettera-denuncia inviataci da un gruppo che aveva chiesto, invano, una stanza nel Centro sociale anziani. Da qui la necessità di regolarizzare situazioni illegittime”. Così il sindaco Raffaello Ripoli ha spiegato il primum movens che ha innescato il pomeriggio convulso di ieri nel centro del Metapontino. Ma Gigi Disanto, il presidente dell'associazione citata dal primo cittadino, la Organetto Fisarmonica Metapontino, ha confermato di voler continuare nella sua battaglia. “Proprio ieri – ha detto – avevo un appuntamento in una radio privata per far partire uno spot per denunciare la situazione irregolare con cui viene utilizzato il Centro sociale anziani di via De Gasperi”.

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