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martedì 2 aprile 2019

CARISSIMI LETTORI ED AMICI VI SCRIVO...

Carissimi lettori ed amici vi scrivo per informarvi che dal 1 aprile scorso è cessato il mio rapporto di lavoro con La gazzetta del mezzogiorno per raggiunti limiti di età. Da oggi, pertanto, non troverete più la mia firma sullo storico quotidiano di Puglia e Basilicata con cui ho lavorato dal luglio del 1998. Così, anche sul mio blog, su cui proponevo gli articoli pubblicati sul giornale, non troverete le informazioni che riuscivo a darvi.
Tuttavia, carissimi lettori ed amici, non abbandonerò il giornalismo. Al congresso di Levico Terme, infatti, nel febbraio scorso, sono stato eletto consigliere nazionale della Federazione della stampa italiana. Accentuerò, dunque, il mio impegno sindacale per la professione che amo tantissimo. Sono stati anni caratterizzati da un rapporto proficuo con donne, uomini, persone, fatti e misfatti del territorio del Metapontino e della Basilicata. Anni in cui ho avuto tanto da tutti ed in cui, spero, di aver dato anch'io qualcosa a chi leggeva i miei articoli e seguiva il mio blog e la mia pagina Facebook.

AD MAIORA SEMPER!!!

FILIPPO MELE

6 commenti:

  1. In bocca al lupo pe il nuovo, prestigioso e meritato incarico.
    Marco Pagano

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  2. Sei un grande dottor Mele.. Un grande esempio per tutti.. In bocca al lupo.
    Claudio Ruvo da Pisticci

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  3. Sono felicissimo ma mi dispiace non aver più la persona vicino al cittadino per dare una mano contro le istituzioni per risolvere problemi in cui vieni fatto fuori dal sistema....un in bocca al lupo Antonio cosa

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  4. Come faremo noi emigrati al nord ad essere puntualmente informati sulla nostra amata Lucania? Mancherà tanto le tua professionalità ...sei sempre stato sul pezzo in maniera impeccabile!

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  5. Giusto tutelare l'incolumità dei medici, soprattutto quelli pubblici, libero professionisti convenzionati o meno, possono associarsi per avere uno due metronotti, come le Banche! Il mestiere del medico é difficile! Occorre pazienza, metodologia nei rapporti medico paziente, perché ogni paziente é diverso da un altro. Il prendere in cura, come scrissero Ippocrate, Paracelso,i precetti della Scuola Medica Salernitana, vuol dire né curare un sintomo, né curare una malattia, ma prendersi cura di una Persona con la Sua Personalità, non lo si vuole fare, se si pretende che una persona che ha difficoltà respiratorie da BPCO, che presenta Sindrome Vertiginosa debba venire allo Studio, se"i bambini con febbre alta hanno la precedenza", prendetela per una mia personale opinione, mettete il camice al chiodo, forse la più bella Professione al mondo non fa per voi! Il collega Mele ad esempio, potrebbe darsi"tout court"al giornalismo. Io Non si puó ricusare un paziente con la stessa facilità con la quale si beve un bicchiere d'acqua! Per questo, la SISAC l'agenzia che per lo Stato stipula le convenzioni, ha richiesto elementi di eccezionalità, che il Dirigente all'uopo responsabile dovrebbe appurare e riferirmi, perché io possa agire in forme magari più tenui di una denuncia penale. Nulla di tutto questo! La trasparenza amministrativa, perno della Pubblica Amministrazione, per diversi Dirigenti della ASL di Matera evidentemente non é un obligo, ma un"optional! Esisterebbero reati penali che sii ritiene ritenga illecito questo Art. 328 e si riene 323 cp. Certo che i Medici vanno protetti, ricordiamo l'omicidio di un Suo paziente della Psichiatra Paola Labriola, in un CSM di Bari, dove la ASL di BA, solo oggi ha deciso di mettere nei locali di quel CSM vergognosamente direi, dei Vigilantes;si pensi all'omicidio del Dott Ugo Gullino ucciso a Patti(ME) nel settembre del 94. Questo, insieme a qualche aggressione, stupro ed in un caso omicidio delle colleghe di Continuità Assistenziale, il giornalista Filippo Mele non lo riporta nel suo articolo, ma fa una disamina delle sue difficoltà professionali e lo fa alla vigililia di un'udienza innnanzi al GIP di Matera, su denuncia di chi scrive. Deciderà la Magistratura, anche se mi aspetto l'ennesima archiviazione e non perché pensi che non esista la violazione del Codice Penale, ma perché in Italia é l'interpretazione, magari in chiave di voli Pindarici, é del Giudice che porta alla sentenza e non l'adesione della fattispecie e la norma, mi fermo qui, perché non vorrei che questa mia opinione venga presa per vilipendio! Certo il lavoro di Medico dovrebbe implicare tanti doveri: deontologici, etici, legali;se non li si vuole affrontare, si appenda il camice al chiodo! Il collega Mele ha un futuro da giornalista, altri potrebbero scegliere la via dell'informazione farmaceutica, del Coltivatore indiretto, ma é difficile guadagnare con questi lavori dai seimila ai diecimila euro netti, chiudere bottega il Venerdì pomeriggio o il giorno prefestivi, i più onesti ale 10, 00, per riaprire alle nove di mattina del lunedì o del giorno che viene dopo le feste, magari ricusando un paziente fastidioso, tanto non troverà alcuna resistenza o difesa dell'assistito dalla ASLQuesto si ritiene non scuota sempre,anzi si ritiene quasi mai, la coscienza del. Medico! I mutuati si contano a numero, perché sul numero, prevalentemente viene pagato il medico, non Ome perso e! Inoltre, in questa realtà meridionale, il coltello é dalla parte del medico e chi non ci sta, lo si ricusa e lo si lascia senza medico, da Novembre 2018, come per il sottoscritto;
    il tutto tra l'indifferenza di ASL, Magistratura, Prefetto ed ogni Istituzione preposta!

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  6. Io ho scritto è sono stato censurato! Al giornalista medico, piacciono chi lo incensisce, piuttosto chi lo critica e stranamente le mie critiche scompaiono! Certo i Medici vanno tutelati e cito la Collega Psichiatra Paola Labriola, uccisa da un paziente in un CSM, dove soltanto ora la ASLdi BA ha messo dei vigilantes. I problemi, peró non si risolvono ricusando un paziente, con la stessa facilità di bere un bicchiere d'acqua, lasciandolo per mesi senza Medico, tra l'indifferenza di Magistratura, ASL, Forze dell'ordine. Come scrive chiaramente la SISAC, ci vogliono motivi di eccezionalità, perché la ricusazione non é proprio bere un bicchiere d'acqua, da qui la tutela, non recepita assolutamente dal dirigente ASL di MT preposto. Strano che lei abbia scritto il. Suo articolo, giusto nel contenuto, per carità, alla vigilia dell'udienza che si terrà innanzi al GIP di MT il 23/4/2019. DecideràLa Magistratura! Nonostante ritenga personalmente che il tutto si risolverà nell'ennesima archiviazione, pur ritenendo che sia presente ed evidente la violazione degli artt. 323 e 328 c.p. Deciderà la Magistratura e rispetteró la sentenza, non senza criticarla, se come dico prima dell'udienza, si concluderà in archiviazione

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