POLICORO - Se per Arpab
tutto va bene nell’acqua potabile erogata a Policoro non è affatto
cosi per l’associazione ambientalista Cova Contro che in analisi
effettuate su prelievi tra l’abitato della stessa città jonica e
di Pisticci ha rinvenuto tensioattivi anionici. “Il 16 luglio –
si legge in un post pubblicato sul blog Punto e basta - abbiamo
campionato a Pisticci la fontana al bivio Pozzitello-SP 176, il
fontanino di via Vittorio Emanuele II, la fontana lungo la
provinciale per San Basilio. A Policoro, invece, oltre ad
un’abitazione privata in via Lido, abbiamo prelevato al fontanino
di piazza Heraclea ed al termine del lungomare lato destro, presso il
Lido La Duna”. Con quali risultati? L’associazione ecologista: “I
risultati hanno dato negatività per tutti i parametri esaminati ma
non per i tensioattivi anionici, di derivazione industriale/antropica
e tra i
composti artificiali derivanti dai detergenti più tossici e
persistenti rispetto agli altri tipi di tensioattivi.
Noi siamo nei picchi ad 1/6 del limite per gli scarichi nonostante
parlassimo di acqua potabile. Tuttavia la loro omogenea presenza con
un range definibile tra i due comuni unitamente alle risultanze
negative degli altri parametri esaminati (batteri, ammoniaca e
fosfati) restringe il campo delle cause: che siano un sottoprodotto
della disinfezione e della potabilizzazione? Che siano cambiati i
prodotti chimici di potabilizzazione nel tempo producendo
sottoprodotti della clorazione diversi? Zero fosfati ma molti
tensioattivi: come è possibile se la colpa fosse un inquinamento da
detergenti? Che vi sia una sorgente contaminante che rilascia solo
determinati inquinanti come questi tensioattivi? Rinnoviamo – è la
conclusione di Cova contro rivolta alle istituzioni - la nostra
disponibilità ad analisi incrociate”.
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