LA DECISIONE FU ASSUNTA NEL DICEMBRE 2019 DAL MINISTRO DELL'INTERNO LUCIANA LAMORGESE PER INFILTRAZIONI MAFIOSE. DECISIONE CONFERMATA DAL DAL TAR DEL LAZIO CHE HA RIGETTATO IL RICORSO DELL'EX SINDACO RAFFAELLO RIPOLI E DELL'EX GIUNTA COMUNALE. LA NOTIZIA È STATA ANTICIPATA DAL TG3 BASILICATA, EDIZIONE 19.30
LA DECISIONE DEL MINISTRO DELL'INTERNO LUCIANA LAMORGESE, DEL DICEMBRE 2019, DI SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI SCANZANO JONICO PER INFILTRAZIONI MAFIOSE, È STATA CONFERMATA. IL TAR DEL LAZIO, INFATTI, HA RIGETTATO IL RICORSO DELL'EX SINDACO RAFFAELLO RIPOLI E DALL'ALLORA GIUNTA DEL COMUNE DEL METAPONTINO. LA NOTIZIA È STATA RESA NOTA DAL TG BASILICATA DELLE ORE 19.30. I GIUDICI, SECONDO QUANTO È STATO DIFFUSO DALLA TESTATA GIORNALISTICA RAI, DOPO AVER ESAMINATO GLI ATTI DELLA CIVICA AMMINISTRAZIONE AL CENTRO DELLA VICENDA HANNO CONCLUSO CHE VI SAREBBERO STATI INDUBBI VANTAGGI PROCURATI ANCHE INDIRETTAMENTE ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA A FRONTE DI UN DANNO PER IL COMUNE. FATTI SPIEGABILI, PER IL TAR DEL LAZIO, CON FENOMENI DI CONDIZIONAMENTO MAFIOSI ESERCITATI NEI CONFRONTI DI DIPENDENTI O AMMINISTRATORI DEL'ENTE. RICORDIAMO CHE IL 25 APRILE SCORSO IL CONSIGLIO DEI MINISTRI, SU PROPOSTA DELLO STESSO MINISTRO LAMORGESE, HA DELIBERATO LA PROROGA, PER ULTERIORI 6 MESI, DELLO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI SCANZANO JONICO, A NORMA DELL'ARTICOLO 143 DEL DECRETO LEGISLATIVO 18 AGOSTO 2000, N. 267. E CIÒ RITENENDO, DA PARTE DEL GOVERNO NAZIONALE, CHE NON È STATA ANCORA ESAURITA L'AZIONE DI RECUPERO E RISANAMENTO DELLE ISTITUZIONI LOCALI DAI CONDIZIONAMENTI DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA.
Nessun commento:
Posta un commento