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sabato 13 novembre 2021

SCANZANO JONICO. DALLA MAFIA ALL'ANTIMAFIA

PROPOSTA DEL M5S: “L'AUSPICATA SEZIONE DELLA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA (LA DIA VOLUTA 30 ANNI FA DA GIOVANNI FALCONE, NDR) IN BASILICATA VENGA ALLOCATA NEL CENTRO DEL METAPONTINO”. LO HANNO CHIESTO MICHELE DI TURSI (CANDIDATO AL CONSIGLIO COMUNALE), CITANDO IL SEN. ARNALDO LOMUTI, E I CONSIGLIERI REGIONALI GIANNI PERRINO, GIANNI LEGGIERI E CARMELA CARLUCCI. QUESTI ULTIMI HANNO DICHIARATO: “CONCORDIAMO CON LA PROPOSTA DI INSEDIARE LA SEZIONE DELLA DIA PROPRIO A SCANZANO JONICO PER LANCIARE UN IMPORTANTE SEGNALE DI VICINANZA DELLO STATO A TUTTI I CITTADINI”.

LA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA FU VOILUTA 30 ANNI FA DA GIOVANNI FALCONE
 

IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DEL GRUPPO DE M5S ALLA REGIONE BASILICATA

NEI PROSSIMI MESI OCCORRE STARE VICINO ALLA COMUNITÀ DI SCANZANO JONICO: LA MAFIA NON DEVE AVERE SPAZIO NELLA NOSTRA REGIONE

Francamente abbiamo fatto fatica a realizzare quanto accaduto negli ultimi giorni a Scanzano Jonico. La comunità, già lacerata dallo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose, dovrà affrontare un ulteriore periodo di commissariamento a seguito della mancata proclamazione del candidato sindaco, Mario Altieri, ritenuto incandidabile dalla Commissione Parlamentare Antimafia e dalla Prefettura di Matera, a causa di una condanna per abuso d'ufficio emessa nel 2014. Pur non mettendo in dubbio il lavoro della Prefettura, è palese che qualcosa andrebbe rivista nella norma alla base del processo di presentazione delle candidature.

Tecnicismi a parte, le vicissitudini che hanno investito la cittadina jonica accompagnati dalla  vacanza della massima assise cittadina, dimostrano  come l’istituzione di una sezione della  DIA in Basilicata sia diventata improcrastinabile. Il Consiglio Regionale ha già approvato una nostra mozione in questa direzione e forse è arrivata l’ora di spingere seriamente sull'acceleratore. Concordiamo con la proposta di insediare la sezione della DIA proprio nel comune jonico per lanciare un importante segnale di vicinanza dello Stato a tutti i cittadini del metapontino. 

Nei vari video e nelle interviste che hanno girato in rete in questi giorni è emerso palesemente il clima pesante che imperversa sulla comunità di Scanzano. Inutile nascondersi dietro la retorica: la mafia purtroppo è riuscita a penetrare anche in un territorio, quello della Basilicata, da sempre definito tranquillo; e il fatto di non aver potuto procedere alla proclamazione di un nuovo sindaco, dopo un lungo periodo di commissariamento a seguito dello scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose, non fa che peggiorare la situazione, tardando ulteriormente l'agognato ritorno alla normalità.  Nei mesi a venire bisognerà dimostrare - con i fatti - tutta la vicinanza alla parte sana di Scanzano, che vuole uscire da questo brutto incubo. I retroscena che stiamo leggendo in questi giorni, gli attentati intimidatori e tutto quanto si cela dietro il proliferare del fenomeno mafioso, dovranno annoverarsi esclusivamente tra i cattivi ricordi.

Un primo segnale da parte della Regione potrebbe essere quello di ratificare l’accordo di partenariato col  Comune di Scanzano Jonico. L’accordo è necessario per lo sblocco dei finanziamenti previsti dal PON Legalità 2014-2020 utili a completare la Città della Pace ed a mettere in campo Interventi per l’ospitalità dei lavoratori stagionali ed il contrasto al fenomeno del caporalato, altra piaga - spesso catalizzatrice delle attenzioni di gruppi gestiti dalla criminalità organizzata - da estirpare nel più breve tempo possibile. 

Gianni Perrino

Gianni Leggieri

Carmela Carlucci

Movimento 5 Stelle Basilicata - Consiglio Regionale

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