ARCANGELO CARESSA: “TRA IERI E OGGI ABBIAMO BATTUTO CHILOMETRI DI BOSCO. E SIAMO STATI ANCHE BLOCCATI DAI CANI DEI BRACCONIERI. MA RITORNEREMO. NON CI ARRENDIAMO”
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MOLITERNO – Niente da fare. Nonno Rocco Iacovino, 82 anni, di cui non si hanno più tracce dal 19 ottobre scorso, non si trova. Neanche le ricerche di ieri e di oggi, a cura di due squadre dell’Endas (Ente Nazionale Democratico di Azione Sociale e Sportiva), Dipartimento sicurezza, con unità cinofile di superficie, molecolari e da cadavere, hanno ottenuto lo scopo. Ma gli esperti dell’ente non demordono. Arcangelo Caressa, direttore tecnico, sul posto con la coordinatrice nazionale Carlotta Varca, su mandato del presidente Paolo Serapiglia, la pensa così: “Rocco Iacovino potrebbe aver avuto un malore e potrebbe essere entrato in confusione. Dai pressi della zona dove è stata ritrovata l’auto, perciò, potrebbe essersi allontanato per chilometri. I cani, infatti, tra cui il nostro Bruno, con il record di ritrovamenti, 10 su 10, hanno fiutato il passaggio del nonno di Moliterno nei circa 4 km di diametro che abbiamo coperto. Poi, oggi, siamo stati bloccati un bel po' di tempo dalla presenza di bracconieri i cui cani hanno assalito i nostri. Tutto verbalizzato dai carabinieri che hanno lavorato con noi. Peccato”.
Ricerche chiuse?
“Mai – ha risposto deciso Caressa. Torneremo. E’ un impegno con Moliterno, il sindaco Antonio Rubino, la Basilicata. Anzi, probabilmente, il 16 e 17 dicembre organizzeremo qui, come Dipartimento sicurezza unità cinofile, un megaraduno Endas con centinaia di uomini, unità cinofile, droni, un elicottero. Vogliamo trovare nonno Rocco. Vogliamo che egli sia restituito alla sua famiglia e alla comunità. Quanto meno la moglie, i suoi figli e i parenti tutti avranno un luogo dove pregare per lui”.
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