IL BENEFICIO RIGUARDERÀ I
CITTADINI LUCANI CON ISEE PARI OD INFERIORE A 30MILA EURO. LA PRESENTAZIONE DEL
NUOVO BONUS DA PARTE DELLA GIUNTA REGIONALE AL COMPLETO E DELL'AMMINSITRATORE DI AL, ANDRETTA. MA COME AVVERRA' LA SUA APPLICAZIONE PRATICA? LA
RISPOSTA E' NELLA SEGUENTE NOTIZIA INTEGRALE
FONTE REGIONE BASILICATA
ACQUA, BARDI: VERSO LA RIDUZIONE DEI COSTI ENERGETICI E DELLE BOLLETTE
“Ritenendo giusto dare un contributo reale
alle fasce critiche della popolazione, già da febbraio di quest’anno saremo
nelle condizioni di abbattere radicalmente la tariffa del Servizio idrico
integrato (SII) a favore dei cittadini lucani residenti con reddito Isee pari o
inferiore a trentamila euro annui. Si tratta di circa settantamila famiglie,
alle quali viene azzerata interamente la bolletta del servizio idrico. E che,
quindi, non pagheranno l‘acqua e tutti i costi esposti in bolletta, come la
depurazione e la fognatura, tranne le eccedenze. Ma, mentre lo standard di
consumo annuo fissato a livello nazionale è pari a 18,25 metri cubi a persona,
noi abbiamo elevato il limite a 20 metri cubi a persona”.
Lo ha affermato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, presentando
questa mattina, in una conferenza stampa, il progetto finalizzato alla
realizzazione di tre impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili
(fotovoltaici) in Basilicata, per una potenza installata complessiva massima di
49 MWp, che saranno a servizio degli impianti di Acquedotto Lucano. Gli
impianti, per un valore di 55 milioni di euro, saranno finanziati e realizzati
direttamente da Eni e Shell, che assumeranno a loro carico tutti gli oneri
economici di realizzazione del progetto. Il progetto si tradurrà in benefici
tangibili per la Basilicata quali la decarbonizzazione dei consumi del settore
idrico, l’efficientamento energetico della gestione delle risorse idriche,
l‘abbattimento dei costi associati alla gestione della risorsa acqua e la
dotazione sul territorio lucano di infrastrutture energetiche per il lungo
periodo.
“Sulla base delle direttive che la Regione ha dato con l’approvazione del piano
industriale, Acquedotto Lucano sta promuovendo diverse iniziative volte a
ridurre i consumi, mitigarne il costo e decarbonizzare le proprie fonti,
puntando su una fornitura elettrica sempre più agganciata a fonti rinnovabili.
Nei prossimi due o tre anni – ha spiegato Bardi - in aggiunta alle misure che
Acquedotto Lucano spa sta già attuando, saremo in grado di soddisfare l’intero
fabbisogno energetico del servizio idrico regionale attraverso l’energia
elettrica prodotta unicamente da fonti rinnovabili come gli impianti
fotovoltaici. Il risparmio sui costi di approvvigionamento energetico così
ottenuto da Acquedotto lucano sarà da quest’ultimo destinato alla riduzione
delle bollette per i cittadini meno abbienti.
Si tratta di un ulteriore ed importante passo verso la sostenibilità e
l’efficientamento energetico nella nostra regione, iniziato con la legge sul
‘Bonus gas’ del 2022, che – ha continuato il presidente - determina una
notevole riduzione delle emissioni inquinanti di CO2 e un notevole risparmio energetico.
Gli impianti fotovoltaici previsti, a partire dal sesto anno, resteranno in
proprietà esclusiva della Regione Basilicata. Forniranno energia a costo
pressoché gratuito, in modo da rendere strutturale la decarbonizzazione di
consumi e l’abbattimento dei costi energetici, principale attrattore di
investimenti produttivi nella regione con riflessi importanti
sull’occupazione”.
Bardi si è, inoltre, soffermato sulla valenza dei bonus “gas” e “acqua”. “Il
percorso avviato con il bonus ‘gas’ verso la transizione ecologica richiede
l’accelerazione degli investimenti infrastrutturali, la digitalizzazione e
l’innovazione tecnologica. Sono misure necessarie e prioritarie, rese ancora
più urgenti alla luce del caro energia e dell’inflazione che ne è derivata.
Così come con il ‘Bonus gas’, anche con il cosiddetto ‘Bonus acqua’ – ha
sottolineato - abbiamo voluto restituire ai lucani i beni del proprio
territorio. Il principio è uno solo: tutto ciò che deriva dallo sfruttamento
del territorio appartiene e deve appartenere direttamente ai lucani,
indistintamente”.
Per l’assessore all’Ambiente ed Energia della Regione Basilicata, Cosimo
Latronico, presente con gli altri assessori della giunta regionale, Casino,
Galella e Sileo, “sostenibilità” è la parola chiave della misura che avrà
ripercussioni positive sia sul servizio idrico sia sull’ambiente. “Acquedotto
lucano si avvia a diventare la prima azienda “green” in Italia, potendo
soddisfare il suo fabbisogno energetico quasi E’ un investimento importante, di
55 milioni di euro, che servirà ad alimentare tre fonti energetiche rinnovabili
in tre aree della Basilicata. Da febbraio i lucani avranno in bolletta l’esito
di questa operazione perché da subito con i suoi impianti da rinnovabili l’Eni
fornirà all’Acquedotto energia a 82 euro a Megawatt, quasi la metà del costo
corrente, con un risparmio in bilancio che si tradurrà in un risparmio in
bolletta. Questa è, dunque, un’operazione economica, produttiva, energetica
voluta dalla Giunta e dal presidente Bardi, che ha lavorato in assoluta
armonia. C’è stata una prova di unità, dal punto di vista politico e dal punto
di vista tecnico, una prova di buona amministrazione”.
Alla conferenza stampa è intervenuto l’assessore regionale alle Politiche di
Sviluppo, Michele Casino. “E’ stata messa in campo una misura strutturale. Tra
due anni - ha detto - quando l’impianto sarà costruito, sicuramente potrà
essere aumenterà la platea dei beneficiari. Oggi possiamo dire che al di là del
colore politico, questa amministrazione e questo presidente stanno ridando
qualcosa al territorio, investendo le risorse derivanti dallo sfruttamento del
petrolio. In questo caso per quelle famiglie che hanno più bisogno. Sono
convinto che siamo sulla strada giusta”.
L’amministratore unico di Al, Alfonso Andretta, ha evidenziato che “negli
ultimi anni c’è stata una esplosione dei costi dell’energia dovuta dalla crisi
ucraina, passando, per quanto riguarda Acquedotto Lucano, dai 24 milioni in
tariffa ai 55 milioni del 2022. Nonostante questo, grazie all’intervento della
Regione, non abbiamo aumentato le tariffe, facendo risparmiare a ogni utenza
circa mille euro. Il costo dell’energia poteva diventare un fattore di crisi
dell’azienda, oggi è diventato un’opportunità grazie all’accordo con Eni, in quanto
ci consente non solo di avere un approvvigionamento da fonti rinnovabili e
quindi abbattere la produzione di CO2 per gli utilizzi di Acquedotto lucano, ma
di avere un prezzo fisso, che è un prezzo base ed è nettamente inferiore
rispetto al costo di mercato. E’ una misura strutturale che durerà nel tempo”.
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