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domenica 28 gennaio 2024

SCANZANO JONICO. ANCORA LO SCONTRO CARIELLO-D’AMICO. L’EX CONSIGLIERE COMUNALE: “LA PREFETTURA DI MATERA PRIMA HA CHIESTO AL TRIBUNALE DI DICHIARARE LA MIA INCOMPATIBILITA’ POI SI E’ RITIRATA DAL RICORSO. CHI AVEVA RAGIONE IO O CARIELLO?”

“HO VERSATO SOMME NON DOVUTE CHE DOVRANNO ESSERMI RESTITUITE”. L’EX AMMINISTRATORE SI TOGLIE UN SASSO DALLA SCARPA CONTRO L’EX SINDACO


DONATO D'AMICO

PASQUALE CARIELLO

FONTE DONATO D’AMICO FACEBOOK

Sono Donato D’Amico, ritengo doveroso fare chiarezza sulla vicenda che ha tenuto banco ed impegnato per sei mesi Sindaco, Assessori ed Uffici Dirigenziali di Scanzano sulla mia presunta incompatibilità.

Ho ricevuto un ricorso con il quale la Prefettura (su sollecitazione dell'ormai ex Sindaco) ha chiesto al Tribunale di Matera di dichiarare la mia incompatibilità a Consigliere Comunale per un debito nei confronti del Comune.

Mi sono costituito in giudizio. Ho sostenuto la tesi secondo la quale l’esistenza di pendenze tributarie assoggettate alla rateizzazione o alla rottamazione non costituivano debiti certi liquidi ed esigibili come richiesto dalla legge per ritenere la sussistenza di una incompatibilità perché beneficiavano di pagamento agevolato consentito dalla legge.

Nel discutere la vicenda dinanzi al Tribunale di Matera, è emersa la volontà della Prefettura a rinunciare al ricorso, probabilmente prendendo atto della correttezza delle mie difese.

Ho aderito a questa possibilità ed ho atteso che la Prefettura assumesse le proprie decisioni.

Recentemente la Prefettura tramite l’Avvocatura dello Stato riconoscendo di non aver ragione, ha depositato ATTO DI RINUNCIA al ricorso con un’ordinanza emessa in data 24 gennaio 2024 ed ha dichiarato: L’ ESTINZIONE DEL GIUDIZIO!

Tengo a precisare che a causa di questa vicenda sono stato costretto a versare un’ingente somma di denaro mentre, come ogni cittadino, avrei potuto utilizzare i benefici della rateizzazione e della rottamazione a cui ero stato regolarmente ammesso in quanto sussistevano tutti i presupposti di legge.

Per evitare che continuassero le speculazioni contro la mia persona ho provveduto a versare questa ingente somma, cosa che come dimostrato, non sarei stato tenuto a fare.

Su questa vicenda ci sarà sicuramente un seguito, perché è stato accertato che molti degli immobili non sono nelle condizioni per l’imposizione dei tributi, ragion per cui le somme che io ho versato in gran parte NON ERANO DOVUTE e DOVRANNO ESSERMI RESTITUITE!

Questo l’ho fatto perché non sono soggetto a imposizione da parte di nessuno ed ho sempre rispettato, come è emerso chiaramente nel giudizio, tutte le norme della legge utilizzando semplicemente i diritti a mia disposizione come cittadino, diritti che a me sono stati negati a seguito di questa vicenda.

Se fossi polemico e piagnucoloso come “l'ex Sindaco, paladino della fantomatica quanto astratta legalità “oserei dire: A QUESTO PUNTO CHI AVEVA RAGIONE D’AMICO O CARIELLO?

Grazie per la vostra attenzione, cordialmente Vi saluto.

DONATO D’AMICO

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