LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 5.2.17
SCANZANO JONICO – “Ho avuto paura quando il
rapinatore col volto coperto mi ha puntato la pistola al viso dopo
averla caricata. Ma mi sono alzato di scatto e lui è scappato dopo
aver preso il mio borsello”. Lo ha detto con la franchezza dei suoi
22 anni Vincenzo Stabile, il dipendente del centro scommesse Bet
Fides, nel popoloso rione di Santa Sofia, il giorno dopo la rapina a
mano armata di cui è rimasto vittima. La seconda nella giornata di
venerdì scorso nel comune più giovane del Metapontino in neanche 12
ore dopo quella della mattinata alla filiale della Banca Popolare
Pugliese di Piazza Aldo Moro. “Erano da poco passate le ore 20 –
ha raccontato Vincenzo – e gli ultimi clienti erano andati via.
Stavo facendo le operazioni di chiusura del computer quando è
entrato, correndo, un uomo, col viso coperto da un berretto nero e da
una mascherina di quelle antismog. Si è avvicinato a me e, senza
dire una sola parola, mi ha puntato la pistola al viso. Mi sono
alzato dalla sedia ed ho chiesto cosa volesse. Ma lui ha afferrato il
borsello dalla sedia ed è fuggito via. Ho mantenuto il sangue freddo
anche se dopo qualche minuto mi sono reso conto di cosa mi era
accaduto”. Ovviamente, il dipendente della struttura ha chiamato i
carabinieri. Che sono prontamente arrivati agli ordini del comandante
della Compagnia di Policoro, Cosimo De Falco. Militari già sulle
tracce, dalla mattinata, dell'altro rapinatore solitario autore del
colpo in banca da 1500 euro. “Nel mio borsello, invece – ha
continuato il nostro interlocutore - non c 'erano soldi ma soltanto
le chiavi di casa, la carta di identità ed il codice fiscale”.
Insomma, non è andata troppo bene a chi ha tentato di razziare un
buon bottino nel centro scommesse di Santa Sofia, un rione non nuovo,
purtroppo, ad episodi di cronaca nera. Solo tre mesi fa la titolare
di un frequentato Sali&tabacchi-edicola fu fatta oggetto di un
tentativo di scippo ed un supermercato ha collezionato due rapine in
poco tempo. Paura passata per Stabile? “Si. Sono, come dire, gli
inconvenienti di questo lavoro. Purtroppo qui a Scanzano Jonico
questi fatti accadono frequentemente. Ma bisogna lavorare. Qui mi
trovo bene. Ecco perchè sono regolarmente al mio posto, sereno.
Certo, se ci fossero più controlli da parte delle forze dell'ordine
qualche fatto di cronaca come quello che è accaduto a me si potrebbe
evitare”. Parole sagge.
GIORDANO (UGL) E MODARELLI (FI): “LA CASERMA DEI CARABINIERI NON PUÒ ATTENDERE OLTRE”
SCANZANO JONICO - “I cittadini non possono continuare a sentirsi abbandonati dalle istituzioni”. Lo ha detto il segretario provinciale dell’Ugl, Pino Giordano, a commento dei fatti di cronaca nera del centro lucano, aggiungendo: “E' necessaria l'apertura di una caserma dei carabinieri considerato che, dopo il trasferimento del Commissariato a Policoro, non è rimasto alcun presidio delle forze dell'ordine in questa realtà”. Ed il consigliere provinciale Gianluca Modarelli (FI) ha chiesto al presidente Francesco De Giacomo di “convocare un Consiglio con la partecipazione di prefettura, forze dell’ordine ed istituzioni per discutere delle problematiche sulla mancanza di sicurezza sul territorio con particolare riferimento a Scanzano Jonico”.
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