Scanzano 31.10.16. Il rogo dell'auto dell'ex sindaco S. Iacobellis e di altre tre |
SCANZANO JONICO – Una città violenta con l'opinione pubblica che corre il rischio dell'assuefazione allo stillicidio di fatti criminosi nell'unico comune del Metapontino privo di un presidio fisso delle forze dell'ordine e con il territorio “terra di nessuno” nelle ore notturne. Cosi, dopo l'incendio doloso del furgone di un commerciante alle 22.30 di martedì ed un furto in un'azienda di commercializzazione di prodotti ortofrutticoli nella notte tra lunedì e martedì scorsi, c'e' chi ha chiesto sul web l'intervento dell'Esercito. Come è già avvenuto in altre realtà dove si è verificata una escalation di fatti di cronaca nera. L'incendio ed il furto, infatti, sono gli ultimi di una serie di atti che hanno gettato lo sconforto nei residenti. Solo per citare quelli degli ultimi mesi ricordiamo le fiamme dolose, sempre col favore delle tenebre, all'auto dell'ex sindaco Salvatore Iacobellis, il 31 ottobre 2016, che coinvolsero altre tre automobili. A seguire, il 29 gennaio, il taglio, di notte, di 1000 piante di kaki mela nel campo di due giovani imprenditori. Ed ancora: il 3 febbraio successivo due rapine a mano armata in 24 ore alla filiale di una banca e ad un centro scommesse. Poi, due auto incendiate, la prima nella notte tra l'8 ed il 9 febbraio, la seconda in quella del 24 dello stesso mese. Infine, prima dei fatti più recenti, le fiamme nel PalaMalvasi, il 27 febbraio, opera di un ragazzino che giocava con l'accendino come scoperto, dopo alcuni giorni in cui egli era rimasto in silenzio, dai carabinieri. Fatti di poco conto slegati fra di loro e non rientranti nel capitolo “malavita organizzata”? Forse si. Ma si tratta pur sempre di vicende che spingono la gente quasi a rassegnarsi all'ineluttabile. Un pericolo. Tanto che il Comune vuol correre ai ripari contro l'assuefazione alla criminalità. Il sindaco Raffaello Ripoli ha preannunciato alla Gazzetta la convocazione a breve di un Consiglio comunale aperto alle istituzioni, dalla Prefettura ai parlamentari lucani alla Regione, ed alle associazioni attive sul territorio siano esse sindacali o culturali o sportive. “Io non posso dire al momento – ha dichiarato primo cittadino – se questi episodi siano il frutto di una manovalanza delinquenziale in attività ma un dato è certo: occorre dire basta a questi fatti. E lo deve dire la società intera di Scanzano Jonico. Con forza, inoltre, chiederemo la celere realizzazione della caserma dei carabinieri per cui la Regione ha già aperto un capitolo di spesa”.
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