UNDICI AZIENDE AGRICOLE (9 DELLA PROVINCIA DI MATERA
E 2 DELLA PROVINCIA DI COSENZA) SONO COINVOLTE NELL'OPERAZIONE
CONDOTTA DAL COMANDO PROVINCIALE DI COSENZA DELLA GUARDIA DI FINANZA.
I FINANZIERI HANNO DENUNCIATO 16
TITOLARI E/O COLLABORATORI DI AZIENDE E 51 BRACCIANTI. LE ACCUSE SONO
DI TRUFFA NELLA PERCEZIONE DI INDENNITÀ AGRICOLE ED OMESSO
VERSAMENTO DELLE RITENUTE PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI
LA NOTIZIA
INTEGRALE ANSA
TRUFFE: INDEBITE PERCEZIONI INDENNITÀ AGRICOLE,67 DENUNCIATI
INDAGINE GDF TRA COSENTINO E MATERANO OMESSO VERSAMENTO RITENUTE
REDAZIONE ANSA CASTROVILLARI 21 APRILE 202112:32 NEWS
(ANSA) - CASTROVILLARI, 21 APR - I finanzieri del comando provinciale di Cosenza hanno denunciato a 67 persone, 16 titolari e/o collaboratori di aziende agricole e 51 braccianti agricoli. Le accuse sono di truffa nella percezione di indennità agricole ed omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali.
Sono 11 le aziende agricole coinvolte nell'operazione
(9 della provincia di Matera e 2 della provincia di Cosenza). Oltre
alle denunce sono stati segnalate agli enti competenti oltre 5.200
giornate effettuate e non comunicate dagli imprenditori agricoli per
il periodo preso in esame (dal 2016 al 2020), nonché oltre 1,1
milioni di euro di somme non versate e/o indebitamente percepite, di
cui oltre 700.000 euro a titolo di ritenute previdenziali ed
assistenziali non versate nonché contributi dovuti da parte degli
imprenditori agricoli, ed oltre 400.000 euro a titolo di indennità
previdenziali indebitamente percepite dai braccianti.
L'attività di polizia giudiziaria, condotta dai finanzieri di
Montegiordano (Cosenza), rappresenta lo sviluppo investigativo
dell'operazione "Demetra" che a giugno 2020, aveva portato
all'esecuzione di 60 misure cautelari personali nei confronti di
altrettanti soggetti accusati di caporalato e favoreggiamento
dell'immigrazione clandestina. Il nuovo filone, disposto dal pm
Flavio Serracchiani, ha consentito di analizzare la documentazione
extracontabile sequestrata nel corso delle perquisizioni eseguite il
giorno del blitz, confrontando la stessa con i dati ufficiali dei
modelli DMAG e che vengono comunicati dai titolari delle aziende
agricole all'Inps. Al termine dell'elaborazione dei dati, è stata
fatta luce su una fenomenologia d'illecito strettamente connessa alla
piaga sociale del "caporalato", ossia "l'omessa
dichiarazione e versamento di giornate agricole". Tale omissione
ha agevolato sia gli imprenditori agricoli, consentendo loro un
notevole risparmio economico derivante dal mancato versamento delle
effettive giornate di lavoro svolte dai lavoratori, sia i braccianti
agricoli, i quali hanno potuto avere accesso alla disoccupazione
agricola, indennità collegata al numero effettivo di giornate
agricole svolte. (ANSA).
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