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giovedì 29 settembre 2022

GAS GRATIS. LE IMPRESE “BUSSANO” ALLA REGIONE BASILICATA. MASSIMO DE SALVO, PRESIDENTE DELLA CONFAPI (ASSOCIAZIONE DELLE PICCOLE E MEDIE INDUSTRIE) MATERA: “ESTENDERE IL BONUS ANCHE ALLE AZIENDE, LA NORMA COMUNITARIA LO CONSENTE”

 CHIESTO AL GOVERNATORE REGIONALE, VITO BARDI, UN INTERVENTO URGENTE: “TAGLIARE LA BOLLETTA DEL GAS ANCHE ALLE IMPRESE POTREBBE SALVARE CENTINAIA DI AZIENDE E MIGLIAIA DI POSTI DI LAVORO, ATTESO CHE I PROSSIMI TRE MESI SI ANNUNCIANO MOLTO DIFFICILI, COME DIMOSTRANO LE ISTANZE DI RICORSO ALLA CASSA INTEGRAZIONE CHE SI STANNO PREPARANDO”. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE  

MASSIMO DE SALVO, PRESIDENTE CONFAPI MATERA

FONTE CONFAPI MATERA

 

GAS GRATIS ANCHE ALLE IMPRESE, SI PUÒ

DE SALVO: LA NORMATIVA COMUNITARIA LO CONSENTE

“Le prossime settimane e i prossimi mesi saranno cruciali per la sopravvivenza delle piccole e medie imprese lucane, per cui si rende necessario e urgente trovare soluzioni a questa devastante emergenza energetica”.

Con una nota inviata al Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, il Presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, ha affermato che sarebbe possibile concedere il gas gratis anche alle imprese, escluse dalla recente legge regionale sul presupposto del divieto di aiuti di Stato.

Infatti, come è facilmente desumibile dal sito ufficiale della Commissione Europea, fino alla fine di quest’anno le Regioni possono chiedere la deroga. Ma andiamo con ordine.

La legge regionale che consente ai cittadini lucani di abbattere il costo della bolletta del gas non si applica alle imprese a causa della norma sul divieto di aiuti di Stato.

A tale proposito, nella nota inviata anche al Presidente del Consiglio Cicala, agli assessori all’Ambiente Latronico e alle Politiche di Sviluppo Galella, il Presidente di Confapi Matera evidenzia che la disciplina comunitaria sul Temporary Framework dà alle Regioni la possibilità di chiedere alla Commissione Europea l’autorizzazione a concedere una deroga, a causa della crisi energetica conseguente alla guerra russo-ucraina. Allo stato attuale, tale possibilità di deroga è concessa fino al 31.12.2022.

Infatti, con due successive Comunicazioni (24.3.2022 e 21.7.2022) la Commissione Europea ha adottato il nuovo “Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina”, che consente alla Commissione di dichiarare compatibili con il mercato interno gli aiuti destinati a ovviare ai danni arrecati dalle calamità naturali oppure da altri eventi eccezionali (art. 107, par. 2, lett. b) del TFUE) per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro (art. 107, par. 3, lett. b) del TFUE).

Poiché le misure di aiuto devono essere previamente notificate e autorizzate dalla Commissione UE, la procedura prevede che la Regione emani una propria legge in tal senso, in cui individui anche la copertura finanziaria. Tale legge regionale, poi, viene inviata alla Commissione Europea per il tramite del Ministero degli Affari Europei.

Pertanto, considerato che, a conti fatti, per le imprese sarebbero a disposizione circa 65 milioni di metri cubi per anno, verrebbero meno sia le “ragioni di sostenibilità della misura”, sia le “questioni attinenti alla configurazione di aiuti di Stato alle imprese”, come si legge nella relazione illustrativa del disegno di legge regionale.

Il Presidente De Salvo, dunque, ha chiesto al Presidente Bardi di avviare un rapido confronto con le Associazioni imprenditoriali, in cui verificare la fattibilità della nostra proposta, che comunque è facilmente desumibile dal sito ufficiale della Commissione Europea. 

“Quello che Le chiediamo, ha dichiarato De Salvo al Presidente Bardi, è un atto di estrema urgenza che va al di là delle misure regionali per la transizione energetica, ma che si propone di correre velocemente ai ripari prima che il nostro già fragile tessuto imprenditoriale venga irrimediabilmente compromesso”.

“Tagliare la bolletta del gas anche alle imprese, dunque, avrebbe la conseguenza di salvare centinaia di aziende e migliaia di posti di lavoro, atteso che i prossimi tre mesi, di qui alla fine dell’anno, si annunciano molto difficili, come dimostrano le istanze di ricorso alla cassa integrazione che si stanno preparando”.

“La preghiamo, pertanto, di non attendere la formazione del nuovo Governo, ma di avviare l’iter nell’arco di pochi giorni per concluderlo in tempi altrettanto brevi”.

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