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venerdì 10 marzo 2023

BASILICATA. PROPOSTA DEI LAVORATORI RMI E TIS ADERENTI A USB E CUB ALLE ISTITUZIONI: “BASTA ANNI DI PRECARIATO. COSI’ SI RISOLVE LA NOSTRA VERTENZA”

IL PRESIDIO DAVANTI ALLA REGIONE BASILICATA, INTANTO, È ARRIVATO A 11 GIORNI. UNA LOTTA DURISSIMA DI CHI “VIVE” CON 580 EURO AL MESE. SONO IN TUTTO 1869 LE UNITÀ INTERESSATE IN LAVORI DI PUBBLICA UTILITÀ NEI COMUNI DELLA REGIONE. DI SEGUITO IL DOCUMENTO INTEGRALE INDIRIZZATO A REGIONE, SINDACI E PARLAMENTARI LUCANI 



FONTE COMITATO TIS 21/5/2018 USB FACEBOOK

Gli scriventi lavoratori appartenenti alle platea TIS e RMI aderenti al sindacato CUB e USB con la presente chiedono al Presidente e alla Giunta, al Presidente il Consiglio Regionale e a tutti i gruppi consiliari, ai sindaci e ai consigli comunali, ai parlamentari lucani di impegnarsi ognuno per le proprie competenze per rendere operativa la seguente proposta di un piano di occupazione e stabilizzazione che porti al superamento degli anni di precariato e della situazione di mancanza di ogni tipo di garanzia e di riconoscimento dei diritti lavorativi delle attuali 1869 unità impegnate in lavori di pubblica utilità all'interno dei due progetti di inclusione sociale richiamati.

La presente proposta parte dall'esame delle mansioni e dei lavori effettivamente svolti nei tanti comuni e amministrazioni pubbliche coinvolte, per cercare la soluzione occupazionale e normativa che consenta la loro reale assunzione.

Dall'esame dei dati forniti dallo stesso assessorato risulta che 663 addetti risultano impegnati in servizi riconducibili a lavori di messa in sicurezza del territorio e manutenzione del verde,113 in progetti riferiti alla raccolta e gestione dei rifiuti, 351 in servizi legati ad interventi di carattere sociale, 169 nella gestione di musei e biblioteche ,217 nei servizi di custodia e sorveglianza nelle scuole, altri 356 nelle mansioni amministrative dei comuni.

In base a questo esame chiediamo che già a partire dal prossimo avvio dei lavori di forestazione regionale, il prossimo 3 maggio, almeno i 663 lavoratori addetti ad opere di salvaguardia e messa in sicurezza del territorio siano avviati a lavoro presso il consorzio di Bonifica con un contratto di 151 giornate lavorative.

Per i lavoratori dipendenti da enti ministeriali (circa 400) chiediamo che si avvii una interlocuzione con i ministeri competenti per la stabilizzazione con contratti di lavoro a tempo indeterminato così come già fatto solo lo scorso aprile con il concorso riservato a 1956 tirocinanti coinvolto in piani di inclusione sociale .

Chiediamo di attivarsi presso il ministero della funzione pubblica per l'emanazione di una legge che consenta si comuni, al di là dei tetti di spesa e delle piante organiche come oggi determinate, l'assunzione dei lavoratori appartenenti alle due platee tramite concorsi o selezioni riservate.

Chiediamo inoltre che si apra un tavolo di confronto con la presidenza la Giunta e gli organi interessati per la verifica delle dotazioni organiche e delle carenze di personale individuate negli Enti sub regionali, gli eventuali percorsi di formazione necessari e la definizione dei criteri di selezione all'interno della platea.

Chiediamo di dare il necessario sostegno perché si possa realizzare l'avvio al lavoro dei primi mille lavoratori entro il primo semestre di questo anno partendo dalle determinazioni che riguardano le assunzioni presso il consorzio e gli enti sub regionali.

Chiediamo inoltre che venga fissata la platea storica così come oggi data, uscendo fuori dalla verifica del mantenimento dei requisiti e prevedendo un programma di assunzione con la prosecuzione presso gli enti delle mansioni attualmente espletate nell'attesa del nuovo sollecitato piano normativo.

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