GLI APPUNTI DELLA NOSTRA VISITA TRA I BRONZI DI RIACE; LA TRAVERSATA VILLA SAN GIOVANNI – MESSINA DI UNO STRETTO CHE, FORSE, NON CI SARA’ PIU’; IL TEATRO GRECO E L’ELEGANZA DI TAORMINA; SCILLA CON LA SUA LA PICCOLA VENEZIA DI CHIANALEA
L’Italia è bella e carica di storia, fascino, bellezza. Dappertutto. Prendete la nostra visita nel cuore del mito e della leggenda di tre città come Reggio Calabria, Taormina, Scilla. Città unite da quello stretto di Messina che, forse, sarà superato da un ponte.
REGGIO CALABRIA
I BRONZI DI RIACE sono ormai diventati l’attrazione del Museo archeologico nazionale (MaRC). Bellissimi, perfetti, alteri, spiegano ai visitatori quanto grande e ricca fu la terra della loro perfezione. Ma nel MaRC ci sono altri reperti favolosi tra cui la Testa del filosofo e quella di Basilea oltre al gruppo marmoreo dei due Dioscuri. Una breve visita a questa elegante città, però, non può fare a meno di una passeggiata lungo il corso Garibaldi; al castello aragonese; alla Basilica cattedrale dell’Assunta, con i legami della chiesa reggina con San Paolo e il prodigio della colonna; sino alla chiesa degli Ottimati ed al lungomare.
LA TRAVERSATA DELLO STRETTO, DA VILLA SAN GIOVANNI A MESSINA (e ritorno) è sempre una emozione. Mare azzurro, splendido, solcato dall’andirivieni di traghetti ed aliscafi. Davvero tutto questo movimenti di auto, tir, navi, onde, non ci sarà più fra qualche anno? Chissà…
TAORMINA. Elegante, ricca di linguaggi diversi fra loro, capace di unire le griffe dell’alta moda ai souvenir di Sicilia. Musica, suoni, lingue, sono internazionali. Immancabile la passeggiata nel corso Umberto I°, con le sue porte, i suoi palazzi e le sue chiese, e quella al Teatro greco. Maestoso, appoggiato sulla roccia ed affacciato a strapiombo sullo Jonio. È l’attrazione numero 1 dei turisti. Scatti e video a volontà. Per tutti. Ma un salto alla Villa comunale è d’obbligo come quello alla cattedrale.
SCILLA E CHIANALEA. La sorpresa nelle leggende di Scilla e Cariddi, due bellezze diventate mostri divoratori di marinai; di Glauco; di Ulisse e le sirene; è questo piccolo borgo marinaro tra i più belli d’Italia. Marina grande, piazza San Rocco e il suo belvedere, la chiesa dello spirito Santo, il castello Ruffo, il porto, sino a Chianalea, la piccola Venezia. Il Tirreno, infatti, si insinua tra le case dei pescatori diventate quasi tutte ristoranti, strutture ricettive, negozi di souvenir e di prodotti tipici.
DAGLI
ARANCINI AL PANINO AL PESCESPADA. Una visita in cui non potevano mancare gli
aspetti gastronomici tra arancini di riso al ragù (classico), tagliolini ai
frutti di mare al cartoccio, risotto all’aragosta, frittura di pesce del
pescato del giorno, il panino al pescespada, il babà al limoncello, il tipico cannuolo
alla ricotta. Niente vini, purtroppo, per noi. Siamo diventati, infatti, astemi.
O quasi.Ma ci sono etichette di grandissima qualità.
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