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venerdì 19 aprile 2024

GIUSTIZIA NEGATA. IL CASO LUCA VENTRE, IL 35ENNE DI ORIGINI LUCANE MORTO PER STRANGOLAMENTO NELL’AMBASCIATA D’ITALIA IN URUGUAY, È ANCORA APERTO

“CHI L’HA VISTO?”: “LUCA E’ STATO UCCISO NELLA NOSTRA AMBASCIATA”. RESPINTA, INTANTO, LA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE

LUCA VENTRE


FOTO OPEN.ONLINE


L'AMBASCIATA D'ITALIA A MONTEVIDEO

La giustizia negata. Soprattutto quando un giovane di origini italiane, nel caso lucane, di Senise (PZ), muore all’estero, in circostanze tutte da chiarire. E’ il caso di Luca Ventre, morto in Uruguay nel 2021.

A cercare risposte, oltre alla famiglia del 35enne, anche il programma di Rai 3 “Chi l’ha visto?”, condotto da Federica Sciarelli, che nella puntata di 2 giorni fa ha ospitato il fratello Fabrizio in studio.

Così, si legge sul sito della trasmissione: “Ucciso nell'ambasciata italiana in Uruguay. Le nuove drammatiche immagini degli ultimi istanti di vita di Luca Ventre smentiscono che sia stato violento. Respinta la richiesta di archiviazione dell’inchiesta, il gip del tribunale di Roma ha disposto che si indaghi anche la guardia giurata. Per l’autopsia morì per "asfissia meccanica violenta ed esterna per una prolungata costrizione del collo che provocò l'ipossia cerebrale dalla quale derivarono il grave stato di agitazione psicomotoria e l'arresto cardiaco irreversibile". “Voleva attirare l’attenzione per essere aiutato a tornare in Italia”, pensa la mamma Palma Roseti. Era successo qualcosa alla festa di Capodanno e cercava rifugio?”

“Teatro” della vicenda è l’Ambasciata italiana a Montevideo. Lì il 35enne di origini senisesi si recò il 1 gennaio 2021. Scavalcò il cancello di ingresso ma fu fermato e bloccato per 14, lunghi, minuti. Un agente lo immobilizzò a terra tenendogli un braccio sul collo. Le autorità parlarono di malore, ma le telecamere di videosorveglianza smentirono quell'ipotesi. Lo stesso hanno fatto i risultati dell’autopsia per cui il giovane italiano morì, appunto, per asfissia meccanica violenta ed esterna per una prolungata costrizione del collo. 

Montevideo associò la morte all'assunzione di cocaina, ma gli esami svolti a Roma non hanno rilevato tracce di sostanze stupefacenti. Arriverà mai la giustizia per Luca Ventre?

 

PER CHI VOLESSE APPROFONDIRE ECCO ALTRI DUE NOSTRI POST SULLA VICENDA

23 DICEMBRE 2022

LA GIUSTIZIA NEGATA. LUCA VENTRE, ORIGINARIO DI SENISE, MORÌ A 35 ANNI PER STRANGOLAMENTO NELL’AMBASCIATA D’ITALIA IN URUGUAY

MA LA MAGISTRATURA ITALIANA CHEDE L’ARCHIVIAZIONE PER IMPROCEDIBILITÀ NEI CONFRONTI DELL’INDAGATO, UNA GUARDIA GIURATA. PER QUALI MOTIVI QUESTA RICHIESTA PER MOLTI ASPETTI INCOMPRENSIBILE? LA NOTIZIA È LEGGIBILE CLICCANDO SUL LINK https://filippomele.blogspot.com/2022/12/la-giustizia-negata-luca-ventre.html

27 DICEMBRE 2022

ESCLUSIVA. LA GIUSTIZIA NEGATA. MAIL DI PALMA ROSETI, MAMMA DI LUCA VENTRE, ORIGINARIO DI SENISE (PZ), MORTO PER STRANGOLAMENTO NELL’AMBASCIATA D’ITALIA IN URUGUAY, ALL’EX MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, ALFONSO BONAFEDE

“MIO FIGLIO È STATO AMMAZZATO DA UN POLIZIOTTO URUGUAIANO. ED ORA IL MAGISTRATO INCARICATO, SERGIO COLAIOCCO, SI APPRESTA A CHIEDERE L'ARCHIVIAZIONE DEL CASO PER IMPROCEDIBILITÀ. LE CHIEDO DELUCIDAZIONI DA EX MINISTRO FIRMATARIO DI TRATTATI DI COOPERAZIONE GIUDIZIARIA CON L’URUGUAY. E CHIEDO: PERCHÉ LA DIFFERENZA DI COMPORTAMENTO PER I CASI ATTANASIO E REGENI?”. IL TESTO INTEGRALE DELLA MAIL INVIATA A BONAFEDE DA PALMA ROSETI È LEGGIBILE CLICCANDO SUL LINK https://filippomele.blogspot.com/2022/12/esclusiva-la-giustizia-negata-mail-di.html?spref=tw .

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