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martedì 25 febbraio 2020

IL CORONAVIRUS E LA BASILICATA. L'ASSESSORE LEONE SPIEGA L'ORDINANZA BARDI. IL NOSTRO INVITO A REVOCARE LA QUARANTENA COATTA PER GLI STUDENTI CHE SONO SCESI DAL NORD NELL'OBBLIGO DI SEGNALARE IL LORO ARRIVO IN REGIONE A MEDICO DI FAMIGLIA ED ASM


ORDINANZA BARDI

TANTI I PROBLEMI CREATI DA UNA DECISIONE ASSURDA, DANNOSA, INUTILE, NONOSTANTE LA PRECISAZIONE IN CORSO D'OPERA DI IERI

Diario di un medico di famiglia alle prese con l'emergenza coronavirus e con le problematiche ad esso connesse. Da oggi prometto a chi segue il mio blog e la mia pagina Facebook un diario quotidiano della crisi come vissuto dal sottoscritto e dai suoi assistiti. Così, alle 8.15, la prima telefonata di una madre: “Dottore, mio figlio è rientrato stanotte da Bologna, dove frequenta l'università. Che deve fare? E cosa devo fare io che vivo con lui e che lavoro in ospedale?” Le mie risposte. Secondo l'ultima ordinanza del presidente della Regione, Vito Bardi, il ragazzo deve stare in quarantena per 14 giorni. E tu devi azzerare i contatti con lui. Deve dormire da solo nella sua stanza. Non può pranzare con te. Dovete usare ambienti e servizi igienici in maniera separata. Gli devi preparare il cibo e passarglielo con un portavivande su un carrello e ritirare stoviglie e resti allo stesso modo. Altrimenti, devi metterti in quarantana anche tu e non andare a lavorare. Devi, inoltre, comunicare al Comune l'arrivo e l'isolamento di tuo figlio. Comunque, ti richiamo appena avrò parlato, se ci riuscirò, con l'assessore regionale alla sanità, Rocco Leone, che ha il suo studio di pediatra di libera scelta proprio sopra al mio. Faccio il numero ed ecco il pediatra-politico in linea. Assessore, allora, cosa debbono fare lo studente mio assistito e la madre dipendente ospedaliera? “Ci vuole buon senso. Lui deve stare in isolamento, lei deve avere il minimo di contatto con lui. Diciamo che chi non proviene da zone dove non ci sono focolai la quarantena può essere un po' più libera, chi arriva da zone di focolaio allora deve farla un po' più rigida. Se la madre non avrà contati col figlio potrà lavorare altrimenti deve stare in quarantena anche lei”. Ma la dizione “fiduciaria” nell'ordinanza significa che è volontaria? “No. L'isolamento è coatto”. E cosa significa “sorveglianza attiva?” “Significa che il giovane deve rapportarsi con te se dovesse avere sintomi”. A chi va comunicata la quarantena? “Al Comune di residenza. Il medico di famiglia, invece, deve comunicare con gli uffici sanitari locali. Metteremo più numeri a disposizione”. Già. ieri a quello della Asm non rispondeva nessuno... “Oggi farò un incontro apposito con Asp ed Asm”. Ma, assessore, posso darvi un Consiglio? Questa vostra ordinanza è inutile e dannosa. Se il mio paziente arrivava con un suo collega residente a Bologna avremmo assistito all'assurdo che lui doveva restare in quarantena ed il suo amico poteva girare liberamente per Policoro. Come spiegarglielo? “Non esiste l'ordinanza perfetta. Il Governo nazionale col coronavirus ha fatto una figura di merda. La nostra ordinanza è derivata dal fatto che hanno chiuso le Università del Nord. E gli universitari sono più a rischio, si spostano, frequentano locali”. L'amico gira per Policoro, il nostro va in quarantena. Come risponde? “L'esigenza è derivata dal fatto che sono partiti numerosi pullman dal Nord”. Assessore, un Consiglio: modificate questo obbrobrio. Decidete che gli universitari che tornano da Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Liguria, avvisino Comuni ed Asm del loro arrivo eliminando questa vostra incompresibile quarantena obbligatoria. “Ripeto, non esiste l'ordinanza perfetta”. Così, terminata la telefonata con Leone ho richiamato la mia paziente spiegandogli quanto avevo accertato. La signora ha deciso che andrà a lavorare. Infine, ho telefonato all'ufficio sanitario comunicando i dati del ragazzo sceso da Bologna in isolamento coatto nella sua “ospitale” Basilicata. A domani. 

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