POLICORO.
LO HA ANNUNCIATO L'AVVOCATO CHE LO DIFENDE
POLICORO -
“Salvatore Scarcia si costituirà. Oggi, primo giorno utile dopo la
notifica degli atti dell'Operazione Walker della Guardia di finanza,
chiederò di parlare con i magistrati per vedere cosa sta accadendo e
gli estremi delle accuse nei confronti del mio assistito. Che non è
scappato o fuggito o si sottratto alla notifica. Nella notte tra
venerdì e sabato, semplicemente, egli non era in casa”. Lo ha
dichiarato alla Gazzetta del mezzogiorno l'avvocato Maria Rosaria
Malvinni, difensore dell'unica persona coinvolta nell'operazione
contro lo spaccio di sostanze stupefacenti nel Metapontino che
risulta ancora irreperibile. “Scarcia – ha continuato il legale -
attende di parlare coi giudici. Io stessa lo farò oggi. Sarò a
Matera, in tribunale, per chiedere di conferire con il gip che
disposto
l'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per il mio
assistito, Rosa Bia, e con il pm incaricato dell'inchiesta,
Annunziata Cazzetta. Scarcia, lo ripeto, non era in casa quella notte
ma si trovata in tutt'altra zona. E non ha aizzato i cani contro
nessuno. I cani si sa si avventano contro chi entra di notte in casa.
Purtroppo si vogliono sempre enfatizzare i fatti perchè si tratta di
Salvatore Scarcia.
Lui, oltretutto, mi ha riferito di ritenersi assolutamente estraneo
ai fatti che gli vengono addebitati. Quanto alla definizione di
“Boss” che ancora gli viene affibbiata dico che, magari, lo è
stato, vista una sentenza di condanna nei suoi confronti che è stata
fin troppo scontata. Ora, però, egli si ritiene un semplice
pescatore”. Sull'Operazione Walker, infine, ci corre l'obbligo di
una precisazione. Emanuele Scarcia, di 27 anni, raggiunto anche lui
da una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, non è il
figlio di Salvatore ma un nipote residente a Livigno (Sondrio).
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