LADRI IN AZIONE NELLA NOTTE SULLA STRADA CHE PORTA AL LIDO TORRE
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 12.6.15
SCANZANO JONICO – Megafurto di fili
elettrici di rame dalla linea che collega la via del Lido, che porta
al lido Torre, quello centrale e “storico” della località del
Metapontino, e la via Monviso, parallela alla prima ma distante oltre
tre chilometri, che porta al lido di Terzo Madonna. In mezzo, c'è il
lido di Bufaloria. Praticamente, l'intera condotta elettrica che
collega le due arterie, confinante con il limitare Nord della pineta
costiera, ai bordi di una strada incustodita, poco trafficata e priva
di abitazioni, è stata asportata, nottetempo, dai “soliti ignoti”.
Lasciando senza corrente decine di utenze diretto coltivatrici e
produttive del settore primario della zona interessata dalla
“rapina”. Famiglie ed attività che, al momento, non sanno quando
potranno riavere la corrente elettrica. Probabilmente, ci vorranno
giorni. E per fortuna che non erano stati ancora montati gli
stabilimenti balneari che insistono sulle spiagge di Bufaloria e di
Terzo Madonna. “Sbalordito” dall'accaduto, il più imponente del
genere nella storia di Scanzano Jonico, il sindaco Salvatore
Iacobellis (Pd): “Il furto è stato commesso da gente espertissima,
direi professionisti del mestiere. La linea, infatti, è di 20mila
volt, alimentata da due punti diversi. I ladri hanno tagliato
entrambi i punti di alimentazione e poi con un mezzo speciale avranno
arrotolato rapidamente i cavi. Non è facile tagliare un filo da
20mila volt. C'è il rischio concreto di rimanere scheletriti,
bruciati dalla corrente. Hanno operato in due notti diverse. La prima
su un tratto di linea, la seconda sul restante”. Insomma, nel caso
si è trattato di gente che, magari, ha usato attrezzature speciali.
“Adesso – ha spiegato il primo cittadino – l'Enel, proprietaria
della linea, sporgerà denuncia alle forze dell'ordine. Certo è che
qui non si tratta di aver rubato i cavi di un lampione. Qui hanno
portato via una linea, ripeto, da 20mila volt. Una cosa sinora
impensabile. Bisogna cambiare la tipologia di reato. Deve pensarci il
Governo. Non si tratta più di semplici furti. Si tratta di un
attentato alle attività produttive di una intera zona. Altrimenti,
pure se le forze dell'ordine riusciranno ad individuare i
responsabili, questi la faranno franca con poco. Se i ladri di rame
continueranno a portarsi via, con i mezzi sofisticati di cui
dispongono, le linee da 20mila volt sarà finito il mondo”.
UN OSSERVATORIO NAZIONALE PER CAPIRE
COSA ACCADE
MAFIA, 'NDRANGHETA ED ALTRE
ORGANIZZAZIONI DIETRO I FURTI?
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