LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 12.12.16
NOVA SIRI – Il presepe
del pittore e scenografo Gaetano Dimatteo, allestito nel giardino
della sua casa-atelier del centralissimo viale Siris, alla Marina, è
come un rito che si ripete. Esteso su 24 metri quadrati, la
rappresentazione ha certo il suo “nucleo” classico, rappresentato
dalla natività e dall'arrivo dei magi, ma ha anche, come ogni anno,
un messaggio che l'artista, 67 anni, omosessuale lesbico, come lui
stesso si è dichiarato, malato di Parkinson, vuole comunicare a chi
visita la sua opera. “Nel mio lavoro – ha detto alla Gazzetta –
sono rappresentate, oltre, ovvio, alla nascita di Gesù, anche la
prostituzione, la diversità, l'angoscia e la prostrazione.
Rappresentazioni visibili in quattro manichini che io feci realizzare
tanti anni fa. Ho rivestito questi manufatti con stoffe preziose, di
grande valore. Per me, nel mio presepe, c'è l'esaltazione della
magia e dalla follia, allo stesso tempo, della Basilicata”. Curata
anche nei minimi particolari la scelta dei pupi. “Alcuni – ha
spiegato Dimatteo – risalgono agli anni '50, acquistati da mio
padre, che me li ha lasciati in donazione. La gran parte, però, sono
quelli che io stesso ho acquistato, 2-3 l'anno, nel corso della mia
vita. Anche per questa edizione ne ho comprati due nuovi. Per me
realizzare quest'opera, ogni anno, nel mio giardino, rendendola
visitabile a tutti, è diventato un appuntamento speciale. Appena
finito l'allestimento, c'era un gran folla a vederlo. Sarò
visitabile sino all'otto gennaio”.
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