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| ROCCO CORSANO COL TELEFONINO RITROVATO DALLA POLIZIA DI STATO |
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 14.9.17
SCANZANO J. - Sono stati condannanti in cinque dal tribunale di Matera, giudice Rosa Bia, per il furto seguito da estorsione e ricettazione dell'iPhone 3 GS dell'agente di vip e collaboratore Rai, Rocco Corsano. I fatti avvennero nel dicembre 2011. A Corsano qualcuno rubò il telefonino, allora del costo di oltre 500 euro, in un pub di Marconia. “Ci rimasi male – ha raccontato il nostro interlocutore -. Nel cellulare avevo tutti i numeri di telefono dei miei amici. Quasi piansi”. Seguì la denuncia alla Polizia di Stato. Ma non era finita. “Un uomo – ha continuato l'agente di vip – mi telefonò e mi chiese soldi in cambio del telefonino. Il “cavallo di ritorno”. Informai i poliziotti ed andai all'appuntamento. Ma l'estorsore si presentò senza l'iPhone. Fu, tuttavia, fermato dagli agenti, agli ordini della dottoressa Cinzia Olmi, e denunciato. Seguì un ottimo lavoro dei poliziotti che, dopo 9 mesi, mi restituirono il cellulare”. Quando la Polizia intervenne il telefonino era in mano ad un bimbo di 9 anni a cui l'aveva regalato il papà dopo averlo comprato da chi credeva fosse il proprietario. Ed anche l'uomo fu denunciato per ricettazione. Così, dopo sei anni, ecco le condanne varianti da 1 anno e 2 mesi di reclusione, a 6 e 2 mesi. In più i cinque condannati dovranno risarcire la parte civile, il collaboratore Rai, difesa dall'avv. Antonio Cantasano, con 1000 euro, e dovranno pagare le spese processuali. “Quel che mi dispiace – ha concluso Corsano – è che sono passati sei anni per il primo grado di un processo che ora rischia la prescrizione. Così, la giustizia in Italia non funziona. In caso di sentenza definitiva, però, devolverò l'eventuale risarcimento ai terremotati di Morrovalle, la città delle Marche in cui feci due mesi di volontariato post-sisma nell'aprile 2016”.
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