LA TELEFONATA, SOLLEVATA, DI
UN FIGLIO CHE ERA DISPERATO. MA PUÒ PROCEDERE COSÌ L’ASSISTENZA SANITARIA NELLA
NOSTRA REGIONE? LA RISPOSTA E’ NELLA SEGUENTE NOTIZIA INTEGRALE
“Grazie, dottore. Già lunedì scorso, due ore dopo il vostro articolo, (Sanità negata in Basilicata. “Mio padre in dialisi deve fare un Holter cardiaco entro 10 giorni. Ma non ci sono date. mi aiutate?” La telefonata, dolorosa, di un figlio disperato. Chi lo aiutera? la notizia e’ leggibile cliccando sul link https://filippomele.blogspot.com/2024/02/sanita-negata-in-basilicata-mio-padre.html”, sono stato chiamato dall’ospedale di Policoro: ieri a mio padre hanno applicato il dispositivo per l’Holter, oggi, sapremo il risultato”. E’ la telefonata di stamane del figlio del paziente in dialisi che doveva effettuare un esame con priorità B, entro 10 giorni, prescrittogli dallo specialista ma che lunedì scorso non era riuscito né alle casse del cup ospedaliero nè a quello regionale ad avere una data. Da qui la sua disperazione che l’aveva portato prima a rivolgersi alle forze dell’ordine poi alla stampa. E chiamò noi. Grazie per aver richiesto il nostro intervento. Che si è dimostrato risolutivo. Anche noi, lo stesso giorno del nostro post, due giorni fa, ricevemmo due telefonate dal management dell’Asm di Matera: “L’esame Holter al paziente segnalato nel suo articolo sarà effettuato”. Ed aveva dato la sua disponibilità anche un centro medico privato convenzionato della provincia di Potenza. Insomma, avevamo smosso le acque. Potenza della stampa libera ed indipendente che denuncia, attacca e “graffia” il sistema al fine di risolvere un problema? Forse, sì. Ma non era questo lo spirito con cui avevamo scritto l’articolo. Noi non vogliamo scrivere di una sanità boccheggiante, in emergenza, che si attiva quando le questioni vengono rese pubbliche dai cittadini. Noi abbiamo scritto il nostro post per chiedere NORMALITA’. Non dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, accadere più quanto accaduto al nostro follower. Dovrebbe accadere che il diritto alla salute, e quindi alle prestazioni prioritarie prescritte non per scelta del paziente ma da professionisti dello stesso sistema sanitario, fosse garantito. SENZA SE E SENZA MA. Insomma, sia ben chiaro: noi vogliamo una sanità che risponda ai bisogni sacrosanti, sanciti dalla Costituzione, dei cittadini e non a quelli sollevati dalla stampa. Stampa, tuttavia, e in particolare Filippo Mele giornalista Facebook e filippomele.blogspot.com, che continuerà a denunciare, attaccare, graffiare, far male ad un sitema di potere “ingessato”. In tutti i rami della vita sociale.
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