SCANZANO JONICO. PROTAGONISTA UNA
PENSIONATA CHE MAI AVREBBE POTUTO IMMAGINARE QUEL CHE LE E' ACCADUTO
LA VICENDA DI UNA SIGNORA DI 61 ANNI,
DIABETICA. ORA ADIRA' LE VIE LEGALI
LA GAZZETTA
DEL MEZZOGIORNO 17.1.15
SCANZANO JONICO - “Sono amareggiata
per il taglio del gas che mi hanno fatto. Mai un ritardo in 20 anni
con le bollette pagate sempre in anticipo. Ma mi hanno lasciata senza
gas, che utilizzo, per fortuna, solo per cucinare e non per il
riscaldamento, dopo che ho pagato immediatamente due bollette non
ricevute. Come non ho ricevuto solleciti di pagamento. Adirò le vie
legali contro la società fornitrice”. Lo ha detto Caterina
Tancredi, 61 anni, residente in via Zuccarella 11 con il marito,
pensionata. Mai la nostra interlocutrice, diabetica, sofferente,
avrebbe potuto immaginare quel che le ha accaduto: “Il 7 gennaio
scorso si è presentato un tecnico che mi ha informata che mi
avrebbe tagliato il gas. Non aveva né una carta né niente. Perchè?
Nessuna spiegazione. Così, mia figlia ha chiamato il numero verde
della società erogatrice che ha riferito di due bollette e di un
sollecito del luglio scorso insoluti. Ebbene, io, che ho sempre
pagato e che vado a fronte alta perchè non ho debiti con nessuno,
non ho ricevuto al mio indirizzo né le due bollette né il
sollecito. Del resto, possono vedere dal computer la mia regolarità
nei pagamenti. Il call center, tuttavia, ha dato l'iban a mia figlia
che è andata subito a pagare quanto richiesto. E la società di
distribuzione per cui lavorava l'addetto presente a casa mia, ha
accettato di dilazionare il taglio. Così, abbiamo inviato la copia
della ricevuta via fax e chiamato di nuovo il numero verde per
l'opportuna informazione”. Tutto finito? “No. Lunedì scorso è
tornato l'addetto al distacco. Come? Ma se ho pagato tutto? Abbiamo
richiamato il numero verde e l'operatore di turno ci ha informati che
la società non aveva eliminato l'avviso di taglio della fornitura
perchè non avevo pagato 50, 51 euro di multa come avrei dovuto.
Multa, però, di cui non ero stata avvisata il precedente giorno 7,
al momento del primo contatto con il call center. L'operatore, a
questo punto, ha fornito il codice Sisal per pagare gli ultimi 50,51
euro. Cosa fatta immediatamente. Ma il dipendente della società di
distribuzione questa volta è stato irremovibile nel dover fare il
taglio. E lo ha fatto. Lasciandomi senza gas”. Ed ora? “Ed ora –
ha concluso Caterina – dovrei rifare di nuovo la domanda, aspettare
un preventivo e pagare di nuovo l'allaccio prima di riavere la
fornitura. Mi rivolgerò ad un legale per i danni che ho subito”.
CON IL CALL
CENTER NON SI ARRIVA A CAPO
“DOPO IL DISTACCO SI RICHIEDERA' IL
RIALLACCIO”
SCANZANO JONICO – Parlare con un call
center. Certo, dall'altra parte c'è una persona ma senza capacità
decisionale. Così è accaduto a Caterina Tancredi. Noi stessi, dopo
aver ascoltato la sua storia, abbiamo chiamato, qualificandoci come
giornalisti, il numero verde della società erogatrice del gas.
L'operatore ci ha informati dapprima che “al momento non risultano
cifre in sospeso”: Salvo, poi, dopo avergli fornito altri
particolari della storia, scoprire che “nel luglio scorso c'è
stata una richiesta di interruzione. Ma dalla ditta di distribuzione
non abbiano avuto l'esito. Quando ci comunicherà il distacco
l'utenza passerà da attivata a disattivata. E si potrà richiedere
il riallaccio”.
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