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mercoledì 4 ottobre 2017

ROTONDELLA. L'ESITO DELLA CONFERENZA DI SERVIZIO SULL'INQUINAMENTO DA SOSTANZE CHIMICHE NELL'AREA ENEA-SOGIN. IL SINDACO AGRESTI: “LE SOGLIE DI CONTAMINAZIONE SARANNO VERIFICATE SU PIÙ POZZI”. VERSO IL PIANO DI BONIFICA E LE BARRIERE CONTRO GLI INQUINANTI

L'ITREC DELLA TRISAIA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 4.10.17
ROTONDELLA – “La conferenza di servizio sull'inquinamento da sostanze chimiche dell'area del Centro di ricerche Enea della Trisaia e dell'impianto atomico dismesso Itrec in fase di messa in sicurezza da parte della Sogin spa ha stabilito l'aumento del numero di pozzi esterni su cui studiare le Concentrazioni soglia di contaminazione (Csc) prima di giungere al Piano di bonifica ed alla predisposizione di barriere mobili per impedire la diffusione nella falda degli inquinanti”. Lo ha detto al termine della Conferenza di servizio sul Piano di caratterizzazione in fase di progettazione relativo al sito lucano svoltasi ieri nel municipio del centro jonico il sindaco Vito Agresti. Conferenza a cui hanno preso parte, oltre a tecnici del Comune, anche dirigenti della Regione Basilicata, della Provincia di Matera, dell'Arpab, della Sogin, dell'Enea, dell'Asm e funzionari della prefettura di Matera. Alla conferenza hanno anche partecipato tecnici della CADA snc di Menfi (Agrigento), l'azienda incaricata dell'elaborazione del Piano. La Conferenza, praticamente, ha accolto le osservazioni dell'Arpab contenute nel suo report del 1 settembre scorso inerenti i superamenti delle Csc del triclorometano in piezometri esterni mentre il cromo esavalente, pericoloso per la salute umana, è presente in concentrazione più che doppia rispetto al limite normativo nel piezometro interno più a valle. “Da qui – ha continuato il primo cittadino – il mantenimento della mia ordinanza di divieto di utilizzo e pompaggio delle acque sotterranee nelle zone circostanti ed in quelle attraversate dal fiume Sinni fino allo sbocco nello Jonio tranne che per quelle nel sito Enea-Sogin. Le attività di dismissione hanno bisogno dell'acqua come da comunicazione inviataci dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale”. Un'altra risultanza della Conferenza è la conferma che Enea si accollerà ogni onere derivante dagli interventi di bonifica salvo recuperarli da coloro che saranno individuati come responsabili. Agresti: “In questo senso è stato stabilito che Enea, come primo intervento, bonificherà l'area ex Magnox, un impianto che operava nel sito negli anni '70-'80, quello da cui proverrebbe l'inquinamento. La Conferenza, tuttavia, è sempre aperta. Ogni novità che emergerà nel corso degli esami sarà resa pubblica. E ciò per la massima tranquillità delle popolazioni interessate”.



LA DENUNCIA DELL'INQUINAMENTO IL 4 GIUGNO DEL 2015 DA PARTE DI SOGIN


ROTONDELLA – La denuncia del superamento delle Concentrazioni soglia di contaminazione per alcuni parametri chimici (trielina, cromo esavalente, ferro, idrocarburi totali), rispetto ai valori massimi consentiti, in punti di prelievo dell'acqua di falda nel sito atomico dismesso Itrec e nel Centro di ricerche Enea fu resa pubblica il 4 giugno 2015 dalla Sogin. La società comunicò che “il superamento dei limiti è stato riscontrato per lo più nei piezometri ricadenti nell'area gestita da Enea. I dati del monitoraggio indicano che le sostanze rinvenute nelle acque di falda superficiali non sono riferibili alle attività propedeutiche al decommissioning che Sogin conduce nell’Itrec”. La conclusione? “Sogin ed Enea provvederanno a redigere il piano di caratterizzazione e a fornirne tempestiva informazione”. Piano di caratterizzazione ancora in discussione nella Conferenza di servizio di ieri.

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