VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE NEL PUNTO VACCINALE DI POLICORO |
LA GAZZETTA DELE MEZZOGIORNO 10.11.18
La vaccinazione antinfluenzale ed antipneumococcica partirà a Matera e provincia a pieno regime, forse, da giovedì 15 novembre. A quella data dovrebbe essere stata conclusa la distribuzione dei vaccini agli uffici sanitari dei 31 Comuni della provincia, ai medici di medicina generale ed ai pediatri di libera scelta. Intanto, la malattia accelera. Alla data di ieri erano già 185.000 gli italiani colpiti e costretti a letto. Anche se il virus è ancora ai livelli di base ed il picco si attende per dicembre, il malanno di stagione ha iniziato la sua “corsa” e nell'ultima settimana ha fatto registrare 67.000 nuovi casi. Almeno a leggere i dati del secondo bollettino Influnet dell'Istituto superiore di sanità dall'inizio della sorveglianza da parte dei medici sentinella. “Il fatto è – ha spiegato Espedito Moliterni, direttore del Dipartimento di prevenzione della Asm – che c'è stato un ritardo nella consegna dei vaccini da parte delle ditte vincitrici dell'appalto. Al momento sono state distribuite solo alcune dosi dell'antinfluenzale Fluad, da somministrare ai soggetti di età pari o superiore ai 75 anni. Lunedì dovrebbero arrivare le ulteriori dosi e quelle di Vaxigrip tetra, da praticare agli assistiti compresi nelle fasce di età che vanno dai 6 mesi ai 74 anni e per coloro che sono affetti da patologie croniche, e di Prevenar 13, per la vaccinazione contro il pneumococco, riservata agli ultrasessantacinquenni e alle categorie a rischio. Entro giovedì la distribuzione ai punti vaccinali sarà completata e la campagna potrà cominciare”. L'obbiettivo dichiarato dalla Asm è quello di confermare la percentuale del 70% raggiunta lo scorso anno, al di sopra della media nazionale. Da qui l'appello a vaccinarsi rivolto non solo agli esponenti della terza età (dai 65 anni in su) ma anche a tutti coloro che soffrono di patologie a rischio ed anche agli esercenti attività sanitarie. “Per medici, infermieri, personale ausiliario – ha concluso Moliterni – è un dovere etico vaccinarsi. Non solo per dare l'esempio ma anche e soprattutto per proteggere se stessi ed i loro pazienti”. Troppo bassa, infatti, è ancora la percentuale di vaccinati tra queste categorie tanto che in alcune Regioni è stato introdotto l'obbligo della vaccinazione per quanti lavorano con il Sistema sanitario regionale. Ricordiamo che il vaccino rappresenta un mezzo efficace e sicuro per prevenire l'influenza e le sue pericolose complicanze. Gli obiettivi della campagna vaccinale stagionale sono la riduzione del rischio individuale di malattia, l'ospedalizzazione e la morte, e la riduzione dei costi sociali connessi alla morbosità ed alla mortalità. La campagna è rivolta principalmente ai soggetti di età pari o superiore a 65 anni, alle persone di tutte le età con alcune patologie di base che aumentano il rischio di complicanze in corso di influenza, a soggetti che pur non a rischio svolgono attività di particolare valenza sociale. A tutte queste categorie la vaccinazione è offerta in modo gratuito.
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