SCANZIAMO LE SCORIE IN PROTESTA DAVANTI AL CENTRO OLI DI VIGGIANO |
POLICORO – Enti locali ed
associazioni pronti alla mobilitazione contro le trivelle nello
Jonio. Durissima è la polemica politica con il M5s che si difende
contrattaccando. Ma andiamo con ordine. “Siamo contro le
trivellazioni nel Golfo di Taranto oggi – ha detto il sindaco di
Rotondella, Vito Agresti – come lo eravamo ieri. La Basilicata ha
dato tanto nel settore energetico allo Stato senza ricevere nulla.
Concerteremo la nostra azione di contrasto con gli altri Comuni del
Metapontino”. Una risposta alla “chiamata alle armi” lanciata
alle istituzioni da parte del movimento Mediterraneo no triv che
aveva segnalato in un comunicato “un decreto del Ministero dello
sviluppo economico (retto dal vicepremier Luigi Di Maio, ndr)
pubblicato sul Bollettino ufficiale degli idrocarburi il 31 dicembre
scorso con cui sono stati conferiti tre permessi di ricerca alla
società petrolifera Global Med nel mar Jonio”. Ricerca da
effettuare con il “famigerato” metodo “air guns”. Per Med no
triv “il primo settore che subirà gli effetti di tale decisione
sarà quello della pesca. A rischio anche il turismo”. E Donato
Nardiello, presidente dell'associazione ScanZiamo le scorie, nata a
Scanzano Jonico contro il cimitero atomico ed impegnata ora in una
campagna per la chiusura di tutti i pozzi petroliferi in Basilicata
ha dichiarato: “Eravamo per lo stop alle trivellazioni con il Pd al
Governo lo siamo anche oggi con M5s e Lega alla guida del Paese.
Indro Montanelli diceva che un politico si riconosce quando comanda
non quando fa opposizione”. Ma ecco la reazione del M5s. “No
autorizzeremo un bel niente – ha detto alla Gazzetta il candidato
alla Regione Basilicata, Antonio Mattia –. Siamo strumentalizzati
da chi vuol fra credere che il nostro movimento tradisce il mandato
elettorale. Non è affatto così. I nostri ministri non hanno mai
firmato nessuna autorizzazione a trivellare lo Jonio”. Asserzione
ribadita con forza dal ministro dell'ambiente Sergio Costa: “Non ho
mai firmato autorizzazioni a trivellare il nostro Paese e i nostri
mari e mai lo farò. I permessi rilasciati in questi giorni dal Mise
sono purtroppo il compimento amministrativo obbligato da un sí dato
dal ministero dell’Ambiente del precedente Governo, cioè di quella
cosiddetta sinistra "amica dell'ambiente". Siamo e
resteremo contro le trivelle. Per questo, incontrerò personalmente i
comitati No triv di tutta Italia”.
BIANCO (LEGA): “SARO'
INTRANSIGENTE CONTRO LE TRIVELLE NELLO JONIO”
POLICORO - “Ero contro le trivelle in mare, lo sono
e lo sarò in futuro”. Lo ha detto Domenico Bianco, coordinatore
provinciale di Matera della Lega Salvini premier, in merito alla
polemica sui tre permessi di ricerca rilasciati dal Mise alla società
Global Med, aggiungendo: “Sono contro non solo per difendere il
Metapontino ma per una prospettiva futura di sviluppo turistico. Non
possiamo pensare alle trivelle nello Jonio. Non credo
nell'opportunità di trivellare i nostri fondali. Bisognerà avere,
però, ben chiaro lo sviluppo della Regione in termini energetici”.
Bianco probabile candidato alle regionali successivamente eletto sarà
intransigente nella battaglia contro le trivelle nel Golfo di Taranto
o no? “Si, sarò intransigente”.
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