LO STORICO QUOTIDIANO DI PUGLIA E BASILICATA SARA’ IN EDICOLA DAL 19 FEBBRAIO.
LA NOTIZIA E’ STATA DIFFUSA OGGI E MI RIEMPE, PERSONALMENTE, DI GRANDE GIOIA.
NON SI DIMENTICA IL GIORNALE CHE E’ STATO LA TUA CASA DAL LUGLIO DEL 1998 ALL’APRILE
DEL 2019. DI SEGUITO TUTTE LE NOVITA’ SUL RITORNO DELLA GAZZETTA COME RIPORTATE DA
GIORNALISTITALIA.IT
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IL QUOTIDIANO IN EDICOLA SABATO 19 FEBBRAIO DOPO POCO PIÙ DI SEI MESI E MEZZO DI ASSENZA
TORNA LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
GIUSEPPE MAZZARINO, 8 FEBBRAIO 2022
BARI – Sabato 19 febbraio, dopo poco più di sei mesi e mezzo di assenza,
torna in edicola La Gazzetta del Mezzogiorno, storico quotidiano di riferimento
di Puglia e Basilicata.
Una notizia attesa da tempo, non solo nel mondo del giornalismo e in genere
dell’informazione, ma dalle comunità delle due Regioni, che ritrovano una voce
servita capillarmente da una ricostruita rete di corrispondenti, vera forza di
un quotidiano che ha deciso di sposare la difficile visione “glocal”, globale e
locale, al servizio di un’area che legge poco, e legge nel caso un giornale
solo, dal quale vuole l’informazione nazionale ed estera ed una puntuale
informazione locale, che dia voce alle istanze e legittime esigenze dei
territori e delle comunità, e che dia loro nel contempo visibilità non solo
localistica.
IL DIRETTORE OSCAR IARUSSI (GIRONALISTITALIA.IT) |
Difficile, la scommessa che il direttore Oscar Iarussi, un raffinato
intellettuale, grande firma del giornalismo culturale e della critica
cinematografica, coadiuvato dal redattore capo centrale con funzioni vicarie
Mimmo Mazza, già capo della redazione tarantina, che si è fatto le ossa nello
sport e nella giudiziaria, sta affrontando, alla guida di una redazione di poco
più di 70 giornalisti, fra redattori a tempo pieno, redattori a tempo parziale
e collaboratori fissi, oltre ai corrispondenti ed ai collaboratori free lance.
Un gruppo di notevole qualità; una comunità che è, comunque, la grande forza di
un giornale molto particolare, che festeggerà nel novembre di quest’anno i suoi
135 anni di vita (contando anche quelli del suo progenitore, il Corriere delle
Puglie, che fu poi assorbito dalla nuova testata Gazzetta di Puglia, dando
infine vita alla Gazzetta del Mezzogiorno). Completa la squadra di
coordinamento l’ufficio centrale formato da Roberto Calpista, Enrica Simonetti,
Armando Fizzarotti e Leonardo Petrocelli. Capo della redazione sportiva
Fabrizio Nitti. Particolare importanza assume nel nuovo giornale la redazione
web, che avrà come capo servizio la giovanissima Graziana Capurso, allieva del
master in Giornalismo dell’Università di Bari e fresca vincitrice per la
sezione web del Premio nazionale Rossella Minotti per giornalisti under 35; la
digitalizzazione e la presenza sui social media saranno anche supervisionate
dalla società Arts Media di Andria.
La nuova società editrice, Editrice del Mezzogiorno s.r.l., costituita
pariteticamente dal gruppo Miccolis (Castellana grotte, Bari) e dal gruppo
Albanese (Massafra, Taranto), è guidata da un consiglio d’amministrazione (che
ha sede a Bari in palazzo Fizzarotti, in corso Vittolio Emanuele) presieduto da
Fabio Ficarella e che ha come amministratore delegato Aurelia Miccolis;
consiglieri Antonello Tarantino e Dario Latrofa.
La nuova redazione centrale, in viale della Repubblica, ad un passo da largo 2
Giugno, sarà operativa da giovedì.
La Gazzetta torna con sei edizioni (ed ognuna ricollocata in una redazione
fisica): Bari (capo cronista Ninni Perchiazzi); Barletta-Andria-Trani (Rino
D’Aloiso); Foggia (Filippo Santigliano); Taranto (Maristella Massari); Salento
(Lecce-Brindisi; Gianfranco Lattante); Basilicata (Carmela Formicola); il
fascicolo nazionale sarà di 24 pagine; le edizioni locali di otto (Bari e
Salento saranno invece a 16 pagine).
La stampa è affidata alla Sedit di Giacomo Gorjux, nipote del
direttore-fondatore della Gazzetta, Raffaele, che già stampa per l’area Sud il
Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport.
Il prezzo di vendita e di 1,50 euro; quasi certamente nei primi mesi la
Gazzetta sarà in vendita abbinata (sempre a 1,50 euro) con un quotidiano
nazionale.
Obiettivo diffusionale immediato è risalire dalle circa 8mila copie giornaliere
del periodo dell’amministrazione giudiziaria e de fitto di ramo d’azienda della
Ledi ad almeno 10mila copie di giornale cartaceo, che si dedicherà in
particolar modo all’approfondimento, puntando nel contempo molto sul digitale.
Un grande in bocca al lupo al direttore Iarussi, a tutti i giornalisti ed a
tutti i lavoratori della Gazzetta, nella consapevolezza che il ritorno in
edicola dello storico quotidiano contribuirà anche a rafforzare presenza e
qualità delle altre testate presenti sul territorio. Perché la pluralità delle
voci e dei punti di vista non fa bene solo alle comunità ed ai lettori, ma
anche ai giornalisti ed ai giornali. (giornalistitalia.it)
Giuseppe Mazzarino
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