IL PRIMO MAGGIO, FESTA DEI
LAVORATORI, CGIL, CISL E UIL, IN PIAZZA GRAMSCI: “AL LAVORO PER LA PACE, LA
LEGALITA’, LA BUONA OCCUPAZIONE”. DI SEGUITO IL COMUNICATO STAMPA DELLE TRE ORGANIZZAZIONI
SINDACALI
CGIL, CISL E UIL BASILICATA: MANIFESTAZIONE A SCANZANO JONICO
In concomitanza con la manifestazione
nazionale di Cgil Cisl Uil del Primo Maggio ad Assisi, le Segreterie regionali
di Cgil, Cisl e Uil Basilicata hanno deciso di dedicare ai temi della pace,
legalità, buona occupazione e solidarietà la Festa del Lavoro con
manifestazione regionale a Scanzano Jonico che si terrà domenica 1 maggio 2022.
La scelta di Scanzano – dove confluiranno delegati/e, pensionati/e, i segretari
territoriali e regionali di categoria – è parte integrante del rinnovato
impegno sindacale per la legalità contro la criminalità che in quest’area della
regione, come denuncia il recente rapporto della Dia, è presente e fa sentire
il suo “peso” su imprese e lavoratori.
Obiettivo del sindacato è far rivivere, dopo gli anni della pandemia,
l’importante appuntamento della Festa del Lavoro quale occasione per rimettere
al centro dell’iniziativa i temi principali del Primo Maggio 2022 tra i quali:
la pace, mobilitandosi per la fine della guerra della Russia in Ucraina e manifestando solidarietà agli ucraini, intensificando gli aiuti umanitari e l’ospitalità dei profughi anche in Basilicata;
il lavoro;
la crescita del Paese.
Per Cgil, Cisl, Uil Basilicata è l’occasione per riprendere la mobilitazione
dei lavoratori dopo la manifestazione unitaria del 4 dicembre 2021 a Potenza
con al centro “Un patto per il lavoro e per il rilancio dopo la crisi. Le
visioni e i progetti per trasformare il Paese e la regione”, per l’obiettivo di
costruire insieme la Basilicata di domani.
La prima fase di impegno e spesa delle risorse del Pnrr, la crisi dei comparti
industriali, tra i quali l’automotive, la gestione delle risorse energetiche
locali ancor più strategiche per le note vicende legate al confitto in Ucraina,
richiedono da parte della Giunta Regionale un atteggiamento diverso da quello
sinora assunto, prima di tutto nel confronto con i sindacati.
Troppe volte il Presidente Bardi si è detto disponibile alla concertazione
sociale, per noi non certo formale, senza far seguire i fatti. Servono
discontinuità, responsabilità e coesione insieme a misure che incentivino la
buona occupazione e l’equità sociale, superando la precarietà e mettendo al
centro i giovani. Bisogna dare con urgenza risposte ai cittadini lucani che
vivono un grande disagio sociale e per garantire la piena tutela della salute.
I quattro lavoratori morti sul lavoro nel Paese negli ultimi giorni inoltre
impongono di accelerare le azioni che il Governo, le Regioni, le imprese devono
mettere in campo per mettere fine ad una situazione indegna di un Paese civile
e che i sindacati sono da sempre impegnati a contrastare.
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