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mercoledì 27 aprile 2022

DOPO L’ENNESIMO RINVIO DEL CONSIGLIO REGIONALE. LE OPPOSIZIONI ALL’ATTACCO: “DIMISSIONI”

“LA MAGGIORANZA NON RIESCE AD ELEGGERE IL PRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA. SITUAZIONE GROTTESCA. NON ESISTE PIÙ UN GOVERNO DI CENTRODESTRA, UN GOVERNO CHE AVEVA PROMESSO CAMBIAMENTI E IN ALCUNI CASI MIRACOLI. E LA REGIONE È SENZA BILANCIO”. I CONSIGLIERI MARIO POLESE (IV) E GIANNI LEGGIERI (M5S), INTANTO, SI SONO DIMESSI DALL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

POTENZA. LA CONFERENZA STAMPA DEI CONSIGLIERI REGIONALI DI OPPOSIZIONE

FONTE: UFFICIO STAMPA DEL COSIGLIO REGIONALE

POLESE E LEGGIERI SI DIMETTONO DA UFFICIO PRESIDENZA CONSIGLIO

L’annuncio nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche i consiglieri regionali Cifarelli (Pd), Braia (Italia Viva), Trerotola (Prospettive lucane), Carlucci e Perrino (M5s)

Mario Polese e Gianni Leggieri hanno annunciato oggi le dimissioni da Vice presidente e Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Basilicata.

La comunicazione è avvenuta nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche i consiglieri regionali Roberto Cifarelli (Pd), Luca Braia (Italia Viva), Carlo Trerotola (Prospettive lucane), Carmela Carlucci e Giovanni Perrino (M5s). La decisione, hanno evidenziato i consiglieri di minoranza, al termine dell’ennesimo rinvio del Consiglio regionale.

“La misura è colma – ha detto Cifarelli – dal momento che non solo la maggioranza non riesce ad eleggere il Presidente del Consiglio regionale ma per tutta una serie di questioni, a partire dalla mancata convocazione, da mesi, delle Commissioni consiliari, cosa che dimostra chiaramente la scarsa attenzione verso i problemi reali della collettività lucana”.

“Abbiamo sempre tentato –ha detto Polese – di non far mancare la nostra collaborazione per la soluzione dei problemi che assillano la regione. La maggioranza invece di affrontare le diverse tematiche, dimostrando capacità programmatoria, continua a soffermarsi, invece, sulle postazioni da ricoprire. Sicuramente le dimissioni di oggi non rappresentano mancanza di rispetto nei confronti del Presidente Cicala, ma l’unico strumento che l’opposizione ha a disposizione per manifestare il disappunto per questo modo di procedere”.

“Non esiste più un governo di centro destra, un governo che aveva promesso cambiamenti e in alcuni casi ‘miracoli’ – ha detto Leggieri – ma siamo di fronte ad una coalizione che non riesce a nominare il Presidente del Consiglio e ad affrontare temi urgenti a partire dall’approvazione del bilancio della Regione. Nulla di personale nei confronti del Presidente Cicala ma l’unica strada percorribile per ribadire chiaramente il nostro no a questo modo di governare”.

Trerotola ha parlato di “spettacolo indegno e di una maggioranza che non ha ben compreso i problemi a cui va incontro la Regione in mancanza di un bilancio approvato. Non veritiere le promesse lanciate nel 2019 al momento dell’insediamento della Giunta Bardi. O la maggioranza riesce a trovare una soluzione immediata o si ridia la parola agli elettori”.

“Sono sei mesi che la maggioranza – ha detto Braia – sta cercando accordi per continuare a governare e questo in un momento davvero delicato sia per la fase post pandemica e per i nuovi scenari che la guerra sta, purtroppo, prospettando. Non abbiamo ad oggi mai sentito discutere questa maggioranza di programmazione in ambito sanitario, energetico, ambientale ma solo di postazioni da assegnare e continui spostamenti da un partito all’altro. Da parte nostra nessun atteggiamento di ostruzionismo ma sempre di responsabile collaborazione”.

“Mi auguro –ha precisato Carlucci – che la maggioranza chieda scusa ai lucani per non essere riuscita, ad oggi, a realizzare nessun cambiamento così come promesso. Nessuna soluzione è stata trovata per i problemi della gente e la mancanza di coesione del centro destra viene da lontano, sin dalle prime dimissioni dell’assessore Cupparo. La crisi da loro stessi aperta è arrivata nel momento peggiore per la nostra Basilicata”.

“Siamo senza parole – ha concluso Perrino – ed è per questo che abbiamo inteso dare un ulteriore segnale dopo la mozione di sfiducia al Presidente Bardi. Giungono queste dimissioni affinché i cittadini prendano contezza di come il centro destra ha lavorato fino ad oggi portandoci ad una situazione a dir poco grottesca”.

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