APPUNTAMENTO ALLE 16 DAVANTI ALLA BIBLIOTECA PROVINCIALE, A RISCHIO CHIUSURA, E CORTEO SINO ALL’OSPEDALE MADONNA DELLE GRAZIE, IN FORTE DECLINO DI PRESTAZIONI E SERVIZI. CHI COLMERÀ LO STORICO DIVARIO NORD-SUD? DATE LA VOSTRA RISPOSTA. PARTECIPATE E FATE SENTIRE LA VOSTRA VOCE. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE
FONTE COORDINAMENTO LUCANO NO AUTONOMIA DIFFERENZIATA
Il Coordinamento lucano” NO Autonomia differenziata”, di cui fanno parte sigle sindacali, partitiche, associazioni di categoria e istituzioni locali, torna in piazza per ribadire la sua netta contrarietà al Ddl Calderoli.
Venerdì 23 giugno a partire dalle ore 16.00, davanti alla sede della Provincia a Matera partirà un corteo che si muoverà alla volta dell’Ospedale Madonna delle Grazie, dove i partecipanti interverranno esponendo le ragioni della mobilitazione, che fa seguito a quella tenutasi a Potenza lo scorso 22 aprile.
Sono stati scelti per la manifestazione due luoghi simbolo, un presidio delle istituzioni locali e uno della sanità pubblica, ambito che risulterebbe particolarmente compromesso dalla realizzazione del Ddl Calderoli, che renderebbe drammatico il divario esistente tra regioni del Nord e regioni del Sud in termini di prestazioni sanitarie, con conseguenze nefaste sul già fragile sistema sanitario lucano.
La tutela della salute, infatti, è tra le 23 materie per le quali le Regioni possono chiedere maggiore autonomia, ovvero un trasferimento di funzioni che comporterebbe, di fatto, enormi diseguaglianze tra le prestazioni garantite da regione a regione, non essendo previste risorse aggiuntive per finanziare i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), -risorse che sarebbero fondamentali per allineare la qualità dei servizi delle Regioni del Centro-Sud a quelle del Nord- poiché il Ddl Calderoli prevede che l’autonomia differenziata si realizzi ad “invarianza finanziaria”.
Questo non farebbe altro che legittimare normativamente il divario tra Nord e Sud, violando il principio costituzionale di uguaglianza dei cittadini nel diritto alla tutela della salute.
Se quello sul diritto alla salute appare l’impatto più forte della riforma Calderoli, non da meno sarebbero i risvolti dell’autonomia differenziata in ambiti quali il diritto all’istruzione, la ricerca scientifica e tecnologica, i trasporti, l’energia, la tutela e la sicurezza del lavoro.
L’autonomia differenziata, in definitiva, creerebbe fratture profonde ed insanabili nel Paese e contro questo progetto scellerato tutti abbiamo il dovere di gridare forte il nostro dissenso, per questo vi invitiamo a scendere in piazza con noi il 23 giugno per dire NO all’autonomia differenziata, NO al disegno di legge Calderoli voluto dal governo nazionale e sostenuto dal Presidente della Regione Basilicata.
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