L’OPPOSIZIONE
E TRE SUOI EX CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA SANCISCONO IL FALLIMENTO DEL PRIMO
CITTADINO. CARIELLO, IN MINORANZA, COSTRETTO AD ABBANDONARE L’AULA CON GLI ALTRI 5 ELETTI RESIDUI DI SCANZANO RINASCE. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE
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L'EX MAGGIORANZA IN... CONCLAVE
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I CONSIGLIERI DELL'OPPOSIZIONE
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DONATO D'AMICO E STEFANIA ZUCCARELLA
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IL CONSIGLIO SENZA CARIELLO E I SUOI CONSIGLIERI... FIDATI
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SCANZANO
JONICO - La notizia, giornalisticamente, è ghiotta. Il sindaco Pasquale Cariello,
personaggio di spicco della Lega di Basilicata, ex capogruppo in Consiglio
regionale, dimessosi dalla massima assise territoriale locale proprio dopo la
sua elezione a primo cittadino, dopo due mesi è già al lumicino. Di fatto la "mina" del
caso della presunta ineleggibilità del suo consigliere Donato D’Amico gli è
esplosa tra le mani. In Consiglio c’è stata una nuova maggioranza composta dai
due esponenti di Siamo Scanzano, dai 2 di Patto civico per Scanzano e da tre
eletti nella lista dello stesso Cariello: D’Amico, Stefania Zuccarella e Giusy Altieri.
I sette che hanno votato l’emendamento proposto proprio da D’Amico tendente a
rinviare l’argomento all’ordine del giorno, quello della sua
incompatibilità, alla luce di sentenza di tribunali. Con Cariello, gli assessori
e il consigliere Alberto Marzano che hanno abbandonato l’aula prima del voto. Una
debaclè clamorosa. Cariello ha anche fatto un saluto al pubblico con la mano. Cosa
significa? Riuscirà il sindaco a ricomporre la sua maggioranza? I sette che
hanno votato l’emendamento D’Amico andranno fino in fondo sino a provocare la
caduta di Cariello? Chi vivrà vedrà. Certo è che i colpi di scena nella politica
di Scanzano Jonco non vengono mai meno. Da anni.
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