IERI, INTANTO, I CARABINIERI DEL RIS SONO STATI NELLA CASA DOVE SI SAREBBE VERIFICATA LA VIOLENZA. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 21 LUGLIO 2023, PG 11 |
POLICORO – Indagini ancora in pieno svolgimento sul caso di violenza sessuale denunciato da una ragazza straniera, per la precisione giapponese, il 3 luglio scorso. Ecco gli ultimi sviluppi. Nella giornata di ieri, mezzi e uomini dei Ris (Raggruppamento investigazioni scientifiche) sono stati nella casa, in pieno centro abitato, dove si sarebbe verificato il fatto di cronaca. E’ trapelato, intanto, il nome della persona accusata della presunta violenza sessuale. Si tratta di Giuseppe Vigorito, 28 anni, incensurato, residente a Scanzano Jonico. Le sue generalità sono state rese pubbliche da La gazzetta del mezzogiorno, del 21 luglio scorso. Lo stesso giornale ha reso noto che Giuseppe Vigorito “vive a Scanzano ma è di Policoro. Lavora nell’azienda di famiglia. Il padre, Mario Vigorito, titolare di una ditta di traslochi, è conosciuto anche per essere impegnato in politica come consigliere comunale”. Il giovane, lo ricordiamo, è stato tratto in arresto nel pomeriggio del 19 luglio scorso dai carabinieri della locale Compagnia in esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice delle indagini preliminari di Matera, Angelo Onorati, su richiesta della Procura della Repubblica. Il pubblico ministero incaricato è Maria Cristina De Tommasi. Al 28enne policorese sono stati concessi gli arresti domiciliari, a Scanzano Jonico, con obbligo di braccialetto elettronico.
Il suo avvocato difensore,
Francesco Antonio Rizzo, intanto, ha reso noto che proprio oggi è stato
presentato ricorso al Tribunale del riesame. “Il mio assistito – ha detto il
legale – si è dichiarato innocente. Nell’interrogatorio di garanzia, avvenuto
lunedì scorso, egli ha risposto a tutte le domande del gip Onorati chiarendo
ogni aspetto delle contestazioni elevate nei suoi riguardi. Il rapporto
sessuale è avvenuto in maniera consensuale, senza alcuna costrizione. Tanto che
al termine dell’interrogatorio noi abbiamo chiesto la revoca delle misure restrittive
decise nei suoi confronti. Il giudice, però, ha rigettato la richiesta della
difesa. Da qui il ricorso al Tribunale del riesame. Noi chiediamo la revoca
degli arresti domiciliari e dell’obbligo dell’uso del braccialetto elettronico
ritendendo la misura non coerente con tutte le evidenze e gli argomenti portati
al magistrato da Giuseppe Vigorito”. Inutile precisare da parte nostra che il 28enne
accusato della violenza sessuale è presunto innocente sino a sentenza passata
in giudicato.
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