LUCIA RUSSO, LA MAMMA DEL BAMBINO
ORA RICOVERATO NELL’OSPEDALE MADONNA DELLE GRAZIE, RACCONTA IL DRAMMA VISSUTO IL 13 LUGLIO SCORSO SULLA SPIAGGIA DI PISTICCI: “MARCO STAVA
SOFFOCANDO. IO SONO SVENUTA…”. DI SEGUITO IL RESTO DI UNA STORIA CHE VI FARÀ
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MARCO IN OSPEDALE |
MATERA – Marco gioca, tranquillo, nella sua stanza del reparto pediatra dell’ospedale Madonna delle Grazie. E’ qui dalle ore 12, circa, del 13 luglio scorso. Una data che la mamma, Lucia Russo, 38 anni, di Bernalda, non potrà mai dimenticare. Ecco la sua storia: “Gli angeli custodi esistono. O, almeno, esiste quello che ha salvato il mio Marco. Erano le 11 di una tranquilla giornata al mare, io, il bambino, i nonni. Tutto andava bene. Ho fatto bere un succo di frutta al mio tesoro e mi sono girata. Questione di secondi. Non lo sentivo più respirare. Gli ho guardato in bocca ed ho visto che aveva ingoiato il tappo di plastica della bottiglietta. Il tappo era già molto giù…”. E qui Lucia si commuove… “Sono svenuta. Non so per quanto tempo sono rimasta senza sensi. Per fortuna che c’era mia madre. Le urla. Le richieste di aiuto. E qui ecco l’arrivo dell’angelo custode. Un medico che si trovava in spiaggia è subito arrivato cercando di tirar fuori dalla gola di Marco il tappo. Ma era difficile…”. Il dramma si stava materializzando quando è arrivata l’autoambulanza del 118. Gli operatori hanno preso una speciale pinza. Con il medico già intervenuto hanno agganciato il tappo tirandolo su. Marco perdeva sangue dalla bocca ma respirava… Lui è stato portato a Matera, in urgenza, con l’eliambulanza che nel frattempo era atterrata nei pressi della spiaggia. Io sono stata accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale di Policoro. Volevano trattenermi. Ma io ho firmato e sono corsa a Matera, dal mio Marco, che aveva un edema alla gola. Non potevo stare lontano da lui”. Tutto è bene quel che finisce bene anche se la paura è stata immensa, difficile da dimenticare. Come è difficile dimenticare l’angelo custode. Mamma Lucia: “Non conosco il medico intervenuto, né dove lavora. Ma io, tramite la sua pagina, dottor Filippo Mele, voglio ringraziarlo ed abbracciarlo forte, forte, forte. Sperando di farlo fisicamente. Il mio bambino è salvo grazie a lui. E voglio anche ringraziare gli operatori del 118. Grazie alla loro professionalità e al loro pronto intervento. E grazie anche a chi lo sta seguendo qui, nell’ospedale Madonna delle Grazie, dove è diventato un beniamino”. Marco, intanto, continua a girovagare per la stanza, inconsapevole del dramma che ha vissuto. Ancora Lucia: “Sta molto meglio, grazie a Dio. Posso raccontare la storia del suo salvataggio. Ma ancora mi tornano alla mente quei minuti da incubo. Potete immaginare cosa sia passato nella mia mente. Grazie al medico che ci ha aiutati sulla spiaggia di Marina di Pisticci. Grazie agli operatori del 118 intervenuti”. E abbraccia, stringendolo al cuore, il suo Marco.
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