DIVERSI
I PUNTI OSCURI DELL’INCHIESTA CONDOTTA DAI CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI
SENISE. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE
FONTE CORRIERE.IT
MEDICO DI LECCE MORTO SUL POLLINO, È GIALLO: I CARABINIERI SEQUESTRANO L'ABITAZIONE. «NECESSARI ALTRI ACCERTAMENTI»
DI ALESSANDRA MARTELLOTTI
ANCORA DIVERSI PUNTI OSCURI NELL'INCHIESTA SULLA TRAGICA FINE DEL MEDICO. ERA SCOMPARSO DOPO UN'ESCURSIONE SUL POLLINO CON IL FIGLIO
Il caso non è chiuso. Anzi, le indagini si infittiscono. I carabinieri della compagnia di Senise (Potenza) hanno infatti sequestrato l'abitazione di Lucio Petronio, 70 anni, il medico di Lecce trovato morto lungo il torrente Frida, sul monte Pollino, nella zona di San Severino Lucano. Le ricerche erano scattate il 9 ottobre, quando il figlio, che era uscito con lui per l'escursione, era tornato a valle e non aveva trovato il padre dando quindi l'allarme. I carabinieri il 12 ottobre avevano perquisito l’abitazione del medico, che viveva in via Rapolla, a Lecce, e oggi, 14 ottobre, hanno eseguito il sequestro. Secondo quanto trapelato da indiscrezioni, i sigilli sarebbero stati apposti perché ci sarebbe la necessità di fare ulteriori rilievi. Gli investigatori mantengono il massimo riserbo, ma di certo non tralasciano alcun elemento e stanno lavorando per chiarire diversi punti oscuri nella tragica fine del medico, che era molto conosciuto a Lecce dove aveva diretto il centro di igiene mentale della Asl.
I PUNTI OSCURI
Il corpo senza vita di Petronio è stato trovato lungo il torrente Frida, ma il suo telefono è stato recuperato a 8 chilometri di distanza: era spento, ma fino alle 21 ha continuato a squillare senza risposta. Quando è stato recuperato il corpo il medico non aveva gli occhiali da vista e questo potrebbe avergli fatto perdere il senso di orientamento visto che si trovava a 900 metri di altitudine; inoltre indossava un k-way sopra il giubbino, probabilmente quindi era ancora vivo quando è sopraggiunta la pioggia. Le indagini sono dirette dal sostituto procuratore del Tribunale di Potenza Dario Mogavero, che ha disposto l'autopsia. Dall'esame autoptico eseguito dal medico legale Adamo Maiese è stata accertata un'ecchimosi ed è stata rilevata acqua nei polmoni: Petronio potrebbe quindi essere scivolato e caduto e poi sarebbe annegato. I carabinieri hanno trovato anche il suo zaino e il bastone da trekking.
LE ULTIME ORE
Nella notte tra il 12 e il 13 ottobre padre e figlio avrebbero dormito in un agriturismo di San Severino Lucano. Già altre volte erano stati in quella struttura, di cui erano clienti abituali. La mattina dopo, di buon'ora, sono partiti per l'escursione, ma nel pomeriggio è rientrato solo il figlio. Secondo quanto accertato, non era inusuale che i due si separassero durante le escursioni, ma anche su questo punto, così come su tutta la ricostruzione della tragedia, sono in corso approfondimenti da parte degli investigatori, che hanno interrogato più volte il figlio.
Nessun commento:
Posta un commento