CHIESTO ALL’AZIENDA DELLE STRADE, AL PREFETTO DI MATERA, ED AI SINDACI DI POLICORO, NOVA SIRI E SCANZANO JONICO, L’IMMEDIATO BLOCCO DEI LAVORI SINO AL 1 SETTEMBRE
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La storia si ripete ogni domenica, da qualche settimana, sulla Statale Jonica 106. Dalle 18 circa sino a tarda sera lunghe code, dai 3 ai 5 km, si formano sulla strada del rientro dei vacanzieri in direzione Taranto. La causa? La viabilità consentita su una sola carreggiata per senso di marcia nel tratto di Statale che percorre il territorio di Policoro causa lavori Anas. I cantieri sono stati aperti per sostituire il vetusto spartitraffico centrale in lamiera con uno di nuova generazione. Da tabella “ufficiale” dovevano essere chiusi entro la fine dello scorso mese. Invece ciò si è verificato solo per circa 400 metri, dallo svincolo con la Val d’Agri sino al ponte sul fiume Agri, nel tratto di Scanzano Jonico. In verità ci si aspettava per questo fine settimana la “liberazione” di almeno altro 700-800 metri di 106 dove i lavori sono quasi ultimati. Invece ciò non è avvenuto appesantendo il traffico di rientro anche stasera.
E c’è chi ha chiesto(lettera firmata) al Dipartimento Anas di Basilicata, al prefetto di Matera ed ai sindaci di Policoro, Scanzano Jonico e Nova Siri “l’immediata chiusura dei lavori sino al 1 settembre”.
Nella nota si legge che
“VISTA
- la presenza di un cantiere lungo la SS 106 Jonica al km 428,690 nel territorio di Policoro, i cui lavori non sono terminati in data 29/06/2024 come previsto dal progetto
CONSIDERATO
- che tale cantiere prevede la sostituzione di barriere metalliche guardrail di spartitraffico con nuovi sistemi in calcestruzzo prefabbricato;
- che tale tipologia di lavori non riveste carattere di urgenza, ma di mero investimento di miglioramento delle caratteristiche dell'arteria stradale;
- che periodicamente accadono incidenti stradali nel tratto di strada interessata dal cantiere, come attestato da articoli di giornale, sia per una eventuale inadeguata segnaletica stradale di cantiere, sia per i volumi sproporzionati dello stesso il quale è lungo parecchi chilometri;
- che la numerosità di tali incidenti è in crescita perché il numero di veicoli in transito sull'arteria stradale è in aumento giorno dopo giorno perché i territori serviti dalla SS 106 Jonica offrono importanti e diffusi servizi turistici estivi;
- che il restringimento della carreggiata ad una sola corsia per senso di marcia è stato causa di lunghissime code durante le giornate di maggiore affluenza turistica, come testimoniato dalle foto e dalle lamentele dei cittadini sui social network e da alcuni articoli di giornale;
- che sulla SS 106 Jonica quotidianamente transitano numerosi mezzi pesanti, mezzi agricoli, mezzi di trasporto eccezionale, essendo l'arteria particolarmente adatta al passaggio di veicoli voluminosi e pesanti;
- che la SS 106 Jonica è l'unica arteria di rilievo che permette il collegamento tra i territori sempre più interconnessi economicamente e socialmente dell'arco jonico pugliese, lucano e calabrese, grazie proprio alle sue caratteristiche di strada a scorrimento veloce; una eventuale improvvisa chiusura della SS 106 Jonica a seguito dell'ennesimo incidente stradale arrecherebbe un congestionamento del traffico veicolare di tutte le arterie statali, provinciali e comunali del territorio circostante, con ripercussioni anche sull'operatività dei mezzi di soccorso e di sicurezza in un periodo come quello estivo particolarmente intenso, essendo Policoro sede di Ospedale e del distaccamento di Vigili del Fuoco, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza;
- che la presenza del cantiere sino al 30 agosto causerebbe un gravissimo danno patrimoniale ad una vasta e pertanto difficilmente quantificabile numerosità di operatori economici, oltre che rappresenterebbe un'occasione diretta ed immediata di pericolo per la pubblica e privata incolumità.
TANTO PREMESSO E CONSIDERATO,
SI CHIEDE
L'immediata sospensione dei lavori lungo la SS 106 Jonica al km 428,690 nel territorio di Policoro con la rimozione del cantiere sino al 30 agosto 2024 e la ripresa dei lavori dal 1 settembre 2024.
ln caso di inadempimento o ritardo degli Enti preposti, qualora in futuro si verificassero danni diretti o indiretti a cose o persone, la presente farà decadere in capo agli Enti inadempienti ogni attenuante amministrativa, contabile ed eventualmente penale”.
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