LANCIATA ANCHE IN REGIONE LA RACCOLTA FIRME PER IL REFERENDUM CITTADINANZA (SUL BLOG LE MODALITÀ PER FIRMARE ONLINE). IMPEGNO DEI VOLONTARI CONTRO LE CRITICITÀ NELL’EROGAZIONE DEI SERVIZI SANITARI. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE
FONTE CITTADINANZATTIVA BASILICATA
POLICORO: INCONTRO REGIONALE VOLONTARI CITTADINANZATTIVA CON I DIRIGENTI NAZIONALI
La Segretaria nazionale di Cittadinanzattiva Anna Lisa Mandorino, in data 10 settembre ci ha onorato della sua presenza e di un suo autorevole intervento all'incontro che si è tenuto presso la Sala Riunioni Padre Minozzi di Policoro.
Erano presenti all'incontro anche la componente della Direzione Nazionale Cinzia Dottori, la Segretaria Regionale Francesca Picciani, la Presidente Maria Antonietta Tarsia, i Coordinatori delle Assemblee Territoriali della Basilicata, i Responsabili dei TDM (Tribunale dei Diritti del Malato) di Potenza, Matera, Lagonegro, Lauria, Policoro e Tinchi-Pisticci.
Nel corso dell'assemblea si sono messe in evidenza tutte le criticità della sanità con gravi danni per i cittadini soprattutto della nostra regione.
Liste d'attesa: uno dei problemi più sentito dai cittadini che entrano in contatto con il servizio sanitario pubblico, un problema costantemente presente, ma fortemente aumentato negli ultimi anni, in particolare dopo l'emergenza sanitaria legata alla pandemia; il tema delle liste di attesa ha caratterizzato da sempre le attività di Cittadinanzattiva.
Si è affrontato anche il tema dei rischi di desertificazione sanitaria soprattutto nelle regioni meridionali, in cui sono estremamente deboli le risposte di assistenza territoriale; la Basilica è una delle aree più in crisi.
Nel corso del dibattito sono emersi molteplici argomenti: la carenza di personale sanitario sia ospedaliero che territoriale (medici di medicina di base), i LEA (livelli essenziali di assistenza), la salute mentale, la medicina di genere, lo stato di salute nelle carceri, la carenza dei servizi sul territorio, la carenza di alcune specifiche figure professionali, la distanza dai luoghi di salute, tutti rappresentano un elemento di disequità nell'accesso alle cure e alle prestazioni che va affrontato con un'alleanza tra istituzioni, professioni sanitarie e cittadini, per elaborare proposte che contrastino il fenomeno e favoriscano il diritto alla salute di tutti i cittadini.
La segretaria regionale ha illustrato tutti i progetti a cui ha aderito il movimento a livello regionale (Community PRO, la Farmacia dei Servizi, ecc) e altri in via di espletamento. Inoltre è stato evidenziato l'impegno dei volontari che ogni giorno svolgono attività di informazione e tutela presso gli sportelli dei punti T.D.M, sparsi in tutta la regione, cittadini comuni e/o professionisti che a vario titolo prestano la loro opera per il perseguimento degli scopi del movimento, impegnandosi per il miglioramento della qualità dei servizi e della ricerca di strategie di tutela integrata, sociale, conciliazione, consulenza di esperti, denuncia pubblica, azione legale e amministrativa.
FONTE CITTADINANZATTIVA APS
FIRMA ORA IL #REFERENDUMCITTADINANZA
PER GARANTIRE A TUTTE LE FIGLIE E A TUTTI I FIGLI D’ITALIA LE STESSE
OPPORTUNITÀ.
Grazie a questo referendum, di cui Cittadinanzattiva è promotrice insieme a molte
altre realtà, l’Italia si allinea alle norme sulla cittadinanza dei grandi
Paesi europei: dopo 5 anni di permanenza legale in Italia, si potrà richiedere
la cittadinanza italiana e trasmetterla alle proprie figlie e ai propri figli
minorenni.
La normativa in vigore stabilisce che la cittadinanza italiana possa essere concessa al cittadino straniero legalmente residente nel territorio della Repubblica da almeno 10 anni. Il presente quesito propone di dimezzare tale termine, riportandolo a 5 anni, com’era previsto dalla legislazione prima del 1992 e com’è stabilito in diversi altri Stati UE.
Ai fini della concessione della cittadinanza, oltre alla residenza ininterrotta in Italia (che questo Referendum propone di ridurre a 5 anni) resterebbero invariati gli altri requisiti già stabiliti dalla normativa vigente e dalla giurisprudenza, quali: la conoscenza della lingua italiana, il possesso di adeguate fonti economiche, l’idoneità professionale, l’ottemperanza agli obblighi tributari, l’assenza di cause ostative collegate alla sicurezza della Repubblica.
In Italia le persone in possesso di questi requisiti che potrebbero beneficiare direttamente o indirettamente (figli minori conviventi) dell’intervento proposto sono circa 2,5 milioni. Ù
IL QUESITO DELL’INIZIATIVA: «Volete voi abrogare l'art. 9, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole "adottato da cittadino italiano" e "successivamente alla adozione"; nonchè la lettera f), recante la seguente disposizione: "f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.", della legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza"?».
Per troppi anni, il
Parlamento è rimasto immobile di fronte alle richieste di molte persone nate
e/o cresciute in Italia, che vivono, studiano e lavorano contribuendo al
presente e futuro del nostro Paese, ma che non sono ancora riconosciute per
quello che sono: italiani e italiane a tutti gli effetti.
Con il referendum diamo la parola a cittadini e cittadine per dimostrare che
nel garantire tutele e opportunità non si toglie nulla a nessuno, ma si aiuta
l’intero Paese a crescere.
APPROFONDIMENTI
Per ulteriori approfondimenti sull’iniziativa proposta puoi consultare il sito informativo https://www.attivati.referendumcittadinanza.it.
FIRMA ORA ONLINE
Clicca prima su www.referendumcittadinanza.it e poi su ACCEDI.
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